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Silvia Scurati scrive a Conte: “Presidente noi lombardi siamo gente concreta….”

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Egr. Presidente Conte,
ho letto la Sua lettera, su una cosa concordo: il Nord sta pagando un prezzo alto, troppo alto. La cosa preoccupante, Presidente, è che dalla Sua lettera, così come dal discorso di ieri in Aula e dalle conferenze stampa, non esce alcuna strategia concreta a lungo termine da parte del Governo.
E’ vero quanto dice: nessuno sa con certezza quando ne usciremo, ma è altrettanto vero che ne usciremo e oggi tutti noi dobbiamo essere pronti per ripartire, soprattutto per rilanciare il nostro ambito economico.

 

Vede Presidente ciò di cui sta parlando in modo tardivo, noi in Lombardia lo stiamo facendo da quel maledetto 20 febbraio: il reperimento di posti letto, l’allestimento di reparti Covid-19, il sollecito di aiuti provenienti anche dalle altre parti del mondo, il soccorso, l’applicazione rigida dei protocolli, il coinvolgimento immediato dei nostri Sindaci. Benchè qualcuno dei suoi, Presidente, si diverte ancora oggi ad attaccare Regione Lombardia sul tema della sanità: squallide polemiche che non Le hanno fatto onore nei primi giorni dell’emergenza e che non Vi fanno onore. Ma noi lombardi abbiamo lo sguardo rivolto al futuro: allora Presidente ci dica quando arriveranno le risorse per le nostre aziende e non parlo dell’elemosina dei 600 euro, offesa per chi una propria attività se l’è tirata su in questi decenni con il proprio sudore. No Presidente, parlo di riforme serie, parlo di tutela delle nostre imprese, con la sospensione dei versamenti fiscali, di reale sostegno al reddito e alle partite iva, di “anno bianco fiscale”, dell’introduzione di nuovi ammortamenti sociali. Questo non lo trovo nella Sua missiva alla stampa, non lo trovo nel discorso alla Camera.

Trovo sempre e solo promesse generiche, quando invece abbiamo bisogno di risorse, subito, quelle risorse che i lombardi in questi anni hanno sempre versato in maniera spropositata allo Stato centrale. Vede Presidente, forse non lo sa o non glielo hanno detto,  ma noi lombardi siamo gente pragmatica: non è il momento dei grandi discorsi e neppure quello di rinfacciare l’immobilismo davanti agli appelli dei Governatori del Nord:  è il momento di dire come e quando, è il momento di tracciare una linea programmatica seria. Noi continueremo a ringraziare i nostri uomini e donne in prima linea, come i nostri angeli in camice che corrono da una corsia all’altra. Ma Presidente, non è con la confusione dei decreti e delle ordinanze annunciati a tarda notte che si può pensare di lanciare un messaggio univoco. Non è il tempo degli annunci o di cifre sparate come ha fatto ieri ma aspettiamo decisioni concrete qui in Lombardia. Perché le aziende, le partite iva, i nostri commercianti, le pmi stanno soccombendo all’orda d’urto di questo nemico invisibile.
Signor Presidente, in Lombardia abbiamo già pianto migliaia di morti, parecchi anziani, nonni e genitori che hanno reso grande la nostra bella terra, memoria del nostro passato: non consentiamo al Coronavirus di portarci via anche quello che hanno costruito e che ha reso la nostra Regione motore economico di questo Paese.
Cordiali saluti

Silvia Scurati – Consigliere regionale orgogliosamente lombardo

*qui sotto il link con il testo della lettera del Presidente Conte pubblicata da La Repubblica

https://www.repubblica.it/politica/2020/03/26/news/coronavirus_conte_alle_citta_del_nord_avete_pagato_il_prezzo_piu_alto_sono_al_vostro_fianco_-252335474/?ref=fbpr&fbclid=IwAR3Fy-uvuSvbgHCGRHtpLycDzfXyBFMntuTTEJKIxCyBV91O37kIdSOBPCQ

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