MILANO – “La violenza come metodo per zittire il dissenso è inaccettabile.” Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, commenta l’aggressione subita dai militanti di ProVita & Famiglia a Caravaggio nella bergamasca.
“L’episodio si iscrive in un clima di censura e intimidazione posto in essere dai sindaci di centrosinistra, tra cui Giorgio Gori e Beppe Sala, alleati a pseudofemministe che tentano di stravolgere il senso della legge 194. Una sordità morale verso la trasformazione dell’aborto in diritto privato della persona e della donna in particolare. La legge è chiara, basta leggerla. Impedire il dissenso lede i diritti della Costituzione”.