Siccità/2, Coldiretti: in Lombardia colpite 44mila imprese

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MILANO  – La siccità e le alte temperature si abbattono sulle oltre 44mila imprese agricole attive in Lombardia tagliando raccolti, facendo aumentare i costi di produzione e le difficoltà di gestione quotidiana. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in attesa delle decisioni del Governo sul fronte dell’emergenza idrica.

La mancanza di pioggia nel 2022 sta avendo un impatto negativo importante sulle produzioni agricole lombarde -precisa la Coldiretti regionale-. Si stimano già cali nelle rese del 30% su frumento e orzo, mentre arrivano già fino al -40% sui foraggi che servono all’alimentazione degli animali. Si temono inoltre produzioni quasi dimezzate per il mais e la perdita di un terzo del riso. Nelle stalle, poi, le mucche stressate dal caldo afoso stanno producendo fino al 20% in meno di latte, con gli allevatori che per cercare di rinfrescarle tengono accesi ventilatori e impianti di raffrescamento con un conseguente aumento delle spese. Ma siccità e caldo minacciano anche le mandrie che risalgono verso i pascoli di montagna in cerca di erba e temperature più fresche con la mancanza di piogge che rischia di seccare i prati e abbassare le falde. Si tratta -spiega la Coldiretti regionale- di uno scenario allarmante, soprattutto se si pensa che in Lombardia si producono oltre il 40% del riso made in Italy, il 45% del latte e il 34% di tutto il mais nazionale, ma si allevano anche la metà dei maiali italiani: “La situazione è molto seria -afferma il vice presidente di Coldiretti Lombardia, Paolo Carra-. Le nostre campagne sono messe a dura prova da una siccità che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003. Ringraziamo il governatore Attilio Fontana, gli assessori regionali Fabio Rolfi e Massimo Sertori che sono impegnati in prima persona per realizzare tutte le misure attuabili volte a garantire, per quel che è possibile, l’acqua all’agricoltura e tutelare così la produzione di cibo, come dimostra anche il recente accordo con i gestori dei bacini idroelettrici del Trentino”.

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