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++’Sgara’ si smarca dal governo Draghi e NON vota il provvedimento sulla DAD

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ROMA- MARCALLO  Alla vigilia del giuramento di Sergio Mattarella eletto nuovamente alla presidenza della Repubblica nel governo si apre un nuovo caso. La Lega non ha partecipato al voto sul nuovo Dl anti-Covid approvato in Consiglio dei ministri sulle regole della scuola.
E’ stato il ministro del Turismo ed ex sindaco di Marcallo, Massimo Garavaglia, ad illustrare la posizione del partito di via Bellerio, spiegando che e’ sbagliato distinguere tra vaccinati e non vaccinati. Comprendo la posizione, ma noi andiamo avanti, il ragionamento espresso dal presidente del Consiglio, Draghi.

Parole accomodanti nella forma, insomma. Ma nella sostanza nel governo si ritiene comunque incomprensibile una presa d’atto di questo genere, proprio nel momento in cui si va verso l’allargamento delle maglie sulle misure anti-Covid. Il premier del resto nella sua relazione introduttiva ha di fatto aperto una nuova fase nella lotta alla pandemia. “I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un’Italia sempre piu’ aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”, il suo incipit.

Sulla stessa lunghezza d’onda i ministri Speranza e Bianchi. La corsia preferenziale per i vaccinati, sia nel criterio dei colori delle Regioni (in zona rossa ci saranno restrizioni solo per chi non e’ immunizzato) che per l’attivita’ didattica viene considerata dal partito di via Bellerio come una discriminazione. Ieri nel Consiglio federale della Lega era stato mandato al segretario Salvini di insistere sulla necessita’ di evitare distinzioni e di fare in modo che il Paese, con un numero di vaccinati cosi’ alto, torni alla normalita’.

“Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere e’ lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del paese”. Cosi’ i ministri della Lega Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani.

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