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‘Sgara’ a Porta a Porta: ‘Pensiamo a chi NON riceve lo stipendio il 27 del mese’

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MILANO –  “Guardiamo i dati, con serieta’ e, appena ci sono le condizioni, abbiamo il dovere di riaprire”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a Porta a Porta, commentando le manifestazioni di protesta degli ambulanti e di commercianti e ristoratori che si sono tenute oggi in tutta Italia. “Certo, prendiamoci tutta la prudenza del mondo, ma dobbiamo anche guardare la sofferenza di chi il 27 lo stipendio non ce l’ha”. “C’e’ un mondo – ha detto Garavaglia – che il 27 del mese ha lo stipendio assicurato e potrebbe stare chiuso in eterno e il problema non se lo pone. Chi invece lo stipendio ce l’ha se lavora, altrimenti non ce l’ha, ha un problema. Quindi e’ nostro dovere guardare i dati. Se i dati ci dicono che e’ possibile aprire in sicurezza, appena si puo’ si apre in sicurezza”. “Questo va fatto, perche’ la nostra responsabilita’ e’ dare una risposta e questi cittadini. Certo, prendiamoci tutta la prudenza del mondo, ma dobbiamo anche guardare la sofferenza di chi il 27 lo stipendio non ce l’ha”.

 

“Sono preoccupato perché quando arrivi a questo punto significa che l’esasperazione inizia ad essere a un livello di guardia preoccupante. Dobbiamo capire come vive la gente, come tante persone stanno soffrendo e hanno dei drammi che derivano dalla mancanza di certezza per il futuro, dalla mancanza di lavoro e da una situazione di disagio personale. Non dobbiamo dimenticare che queste limitazioni comportano anche del disagio personale che se sommato alle preoccupazioni economiche rischiano di creare una miscela preoccupante”. Lo ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, replicando a chi gli chiedeva se è spaventato dalla tensioni sociali legate alla crisi economica durante il webinar di Aime ‘7 incontri per 7 domande in 70 minuti’.

 

 

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