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Dall'archivio:

‘Sezioni del Naviglio Grande’: una mostra a Robecco

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani
Comune di Robecco Sul Naviglio
ProLoco di Robecco Sul Naviglio

Presentano la MOSTRA Sezioni del Naviglio Grande

Descrizione, scoperta e meraviglia di un paesaggio
Una ricerca di Andrea Oldani
18/09/2020 – 04/10/2020
Palazzo Archinto – Biblioteca Comunale
Via Matteotti 37
Robecco Sul Naviglio 

Inaugurazione mostra e presentazione del volume “Acque e paesaggi d’invenzione”
Venerdì 18 settembre 2020 ore 21.00
Via Matteotti 37
Palazzo Archinto – Biblioteca Comunale

La mostra restituisce una interpretazione di una parte del paesaggio del Naviglio Grande attraverso un percorso di lettura critica, condotto dall’autore mediante il ritmo lento del passo, il disegno, la mappatura, il rilievo in sezione e la fotografia. Il punto di partenza è rappresentato dal tentativo di riassumere il senso territoriale e paesaggistico di una infrastruttura, rispetto alla pluralità di componenti che la iscrivono in un insieme ambientale complesso.

 

I materiali visivi chiariscono la natura del Naviglio Grande come manufatto tecnico, costruito a partire da una riflessione sulla conformazione morfologica del territorio da esso attraversato. Il canale appare come matrice insediativa; elemento centrale di un sistema a rete che ha innervato lo spazio agricolo e ha determinato la sua infrastrutturazione e colonizzazione; quindi come arteria vitale di un paesaggio che da esso deriva il suo carattere più riconoscibile. Emerge un paesaggio squisitamente umano, “inventato” attraverso una capacità progettuale in parte inconsapevole, che ha superato i limiti imposti dalle condizioni naturali a favore della movimentazione dell’acqua. Ciò è avvenuto in un’ottica plurifunzionale e inter-scalare che ha saputo fare interagire un sistema di ordine geografico con le componenti di scala urbana, sino a coinvolgere i manufatti minuti, attraverso l’applicazione di un modello replicato e replicabile.

L’allestimento restituisce questa narrazione assumendo una valenza ampia nel suggerire un itinerario di riflessione sulla natura dell’acqua come componente umanizzata e materiale spaziale essenziale, da rimettere oggi al centro delle politiche e dei progetti con la stessa capacità di “invenzione” che ha contraddistinto la storia.

In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il volume dello stesso autore dal titolo “Acque e paesaggi d’invenzione. Descrizione, meraviglia e nuova interpretazione di infrastrutture dell’acqua” (Casa Editrice Libria, 2020) in cui è raccolta l’esperienza di ricerca presentata in mostra.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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