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Dall'archivio:

Sequestrate (anche a Milano) 10mila capsule per disfunzione erettile. Occhio…

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 Il Nas di Parma, nell’ambito di una vasta operazione di polizia rivolta alla repressione del commercio di farmaci contraffatti in Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Romania, Germania e Florida, svolta con il coordinamento di Europol in cooperazione con la Policia Nacional spagnola e con la collaborazione del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ha eseguito 5 perquisizioni nelle province di Piacenza, Rieti, Torino, Rovigo e Milano in società di logistica e commercio on-line, trovando e sequestrando circa 10mila capsule di falsi integratori alimentari (in realtà farmaci contraffatti) per un valore di 65 mila euro.
      Accertamenti analitici, effettuati sui falsi integratori a cura del laboratorio di analisi dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente di Bolzano, hanno evidenziato la presenza al loro interno del principio farmacologicamente attivo ”Sildenafil” (sostanza contenuta nel ”Viagra”). Individuata e disarticolata l’intera organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di medicinali contraffatti ad alto rischio per la salute dei consumatori; otto le persone arrestate in Spagna e migliaia di confezioni di analoghi farmaci contraffatti sequestrati, 21 i conti correnti scoperti per un valore di circa 3 milioni di euro, riconducibili alla società produttrice britannica. Il modus operandi dell’associazione criminale, con sede operativa in Spagna e sede legale in Inghilterra, si basava sulla commercializzazione dei prodotti importati dalla Cina sotto forma di integratori alimentari di origine naturale, benché contenenti principi farmacologici di sintesi. La procedura gli consentiva di aggirare le stringenti normative farmaceutiche vigenti in ogni Stato, nonché la vigilanza degli enti demandati alla verifica ed al rilascio dell’autorizzazione per l’immissione in commercio dei farmaci.
      Per garantirsi una commercializzazione costante anche a fronte di possibili sequestri, l’associazione criminale confezionava e distribuiva i farmaci contraffatti utilizzando confezioni con denominazioni differenti in ogni Stato, modificandole periodicamente anche all’interno dei medesimi mercati. I siti internet attraverso i quali i falsi integratori venivano proposti per la vendita in Italia sono stati oscurati dal Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Alcuni dei principali indagati che operavano nel nostro Paese per l’importazione e la vendita degli integratori, sono stati anche colpiti da misure restrittive in Spagna, luogo in cui la società britannica aveva allocato il proprio ”core business”.

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