― pubblicità ―

Dall'archivio:

Sedriano: siamo stati al Punto Macrobiotico dopo “l’uragano Pianesi”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

SEDRIANO – E’ il classico uragano giudiziario quello abbattutosi ieri su Mario Pianesi e Un Punto Macrobiotico, associazione che conta 90mila aderenti in tutta Italia.

Stando alle accuse della Polizia e della Procura della Repubblica di Ancona, in pratica, Pianesi proponeva diete miracolose, tutte a base di cibo macrobiotico, capaci di purificare corpo e anima e soprattutto di guarire malattie incurabili per la medicina ufficiale. E sullo sfondo, un movimento molto conosciuto  e una rete commerciale di oltre 100 punti vendita e ristoranti, che l’associazione Upm (Un punto macrobiotico) riforniva in modo esclusivo di alimenti, saponi e altri prodotti (stando alle accuse, commettendo evasione fiscale).

E’ un’organizzazione in grande stile quella smantellata dalla Polizia di Ancona, con una complessa indagine ora conclusa e coordinata dalla Procura: quella che è stata sradicata, spiegano gli inquirenti, era una ‘psico-setta‘ operante tra le Marche e l’Emilia-Romagna (ma non solo) nel campo dell’alimentazione macrobiotica.

Gli indagati sono quattro e a loro, in queste ore, sono stati notificati gli avvisi di fine indagine, atto che solitamente prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. Le accuse sono pesantissime: associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.

Oltre a Mario Pianesi – che era molto famoso ed era stato intervistato da giornali e televisioni – è indagata la moglie, Loredana Volpi e altri due uomini che erano nella segreteria centrale di Upm, Giovanni Barniesi e Karl Xaver Wolfsgruber. In giro per l’Italia, poi, l’organizzazione piramidale era gestita da tutta una serie di ‘capizona‘ e ‘capicentri‘, che gestivano i punti di vendita in raccordo con la segreteria e si davano da fare per ‘indottrinare‘ potenziali vittime a cui premettevano guarigione fisica e psicologica e ‘purificazione’ del karma.

050614 – consegna premio onorificenza Turrita d’Oro a Mario Pianesi – con sindaco Virginio Merola – foto Nucci/Benvenuti – CONSEGNA TURRITA D’ORO A MARIO PIANESI – fotografo: BENVENUTI

Le indagini, condotte dai poliziotti delle Squadre Mobili di Ancona e Forlì e supportate dalla Squadra Anti Sette del Servizio Centrale Operativo della Polizia, hanno avuto inizio nel 2013 grazie alla denuncia di una ragazza, in passato vittima della setta, che ha raccontato ai poliziotti di aver creduto ai racconti sui benefici “miracolosi” di queste diete.

Oltre a lei, ci sono almeno altre quattro vittime accertate. ma potenzialmente sono molte di più, e la notizia della conclusione delle indagini punta anche a far uscire allo scoperto altri sventurati caduti in questa ‘rete’. Si tratta per lo più di giovani (tra i 20 e i 30 anni), emotivamente fragili (in alcuni casi con alla spalle un passato di tossicodipendenza), che venivano raggirati e ‘indottrinati’ dal maestro e dai suoi collaboratori, convinti a cambiare alimentazione e poi anche vita. Addirittura a lasciare il lavoro, per poi essere sfruttati come magazzinieri, sguatteri o camerieri nei punti vendita e di ristorazione dell’associazione.

Agli indagati, poi, vengono anche contestati reati di natura finanziaria per aver evaso il pagamento di imposte per centinaia di migliaia di euro: l’associazione Upm (che in realtà si comportava come un’azienda e non come un’associazione), spiegano gli inquirenti, riforniva infatti in modo esclusivo di prodotti tutti i punti di vendita e degustazione Upm dislocati in tutta Italia e incassava i soldi evadendo le tasse. Organizzava poi anche vacanze all’insegna del macrobiotico (in primis in Sardegna) e anche questo sarebbe un business portato avanti all’insaputa del Fisco. La Polizia ha passato al setaccio complessivamente più di 50 conti correnti, e gli strascichi fiscali saranno pesanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A SEDRIANO UN PUNTO MACROBIOTICO

“Un Punto Macrobiotico è un negozio di alimentari Naturali, di stampo biologico.
All’interno c’è un locale ristorante, dove si può gustare il piatto tipico del giorno sulla filosofia delle 5 trasformazioni e degli studi condotti da Mario Pianesi, pioniere della macrobiotica in Italia. I prodotti in vendita (di stagione) sono di altissima qualità, di meglio è difficile trovare e realizzati con il massimo rispetto per tutte le fasi di elaborazione, dalla preparazione di un terreno non contaminato, alla semina sino al consumatore.
I piatti sono unici e completi perchè seguono la filosofia yin e yang. Si parte con il riso (o un altro cereale) e si finisce con verdura cruda e se si vuole un dolce fatto con malto”.

Questa mattina siamo stati a Sedriano, in via Gramsci 1, dove da quasi 10 anni è attivo un punto della linea UPM. Ci lavorano un uomo e una donna che ci sono sembrati sgomenti dall’indagine della Procura di Ancora. “Certo che conosciamo Mario Pianesi, ma le notizie che abbiamo letto ci lasciano senza parole. Non l’avremmo mai pensato”, ci dicono appena chiediamo loro dell’indagine.

Va detto che il punto di Sedriano (unico in tutto l’ovest di Milano) è del tutto autonomo: vende i prodotti commercializzati da un’azienda di Tolentino (riconducibile appunto a Pianesi) ma fiscalmente e gestionalmente è del tutto scissa da chiunque.

Vediamo scaffali con frutta, verdura, conserve, olio, birra, vino. All’ingresso vediamo anche alcune brochure con le diete di Pianesi, che sono cinque.

“Le diete prevedono anche il consumo di carne e pesce”, ci risponde il contitolare, uomo di mezza età in buona forma, che le segue egli stesso. I piatti della dieta ‘Pianesi’ si possono consumare in una saletta attigua, dove sono allestiti dei tavoli. Ci pare- in tutto e per tutto- il classico negozio di cibo salutista o biologico. Molto vario peraltro.

“Guardi, io non so davvero cosa dirle.. Noi facciamo il nostro lavoro, abbiamo una discreta clientela, chi vuole si associa, abbiamo fatto anche corsi di cucina macrobiotica. Ma non costringiamo nessuno a fare alcunché”.

In effetti la distanza tra le accuse mosse dalla Procura di Ancona e l’immagine di queste due persone che lavorano serenamente, in poche decine di metri quadri, ci appare stridente.

Siccome siamo dei cronisti, compriamo quattro arance siciliane per provarle. Preferiamo quelle rosse alle bionde (e queste sono bionde), però obiettivamente sono buone.

Le ha commercializzate una sorta di capo setta? Non lo sappiamo, con la giustizia meglio andarci cauti dalle nostre parti. Di certo, in via Gramsci a Sedriano abbiamo visto un normalissimo negozio di paese.

Fabrizio Provera

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi