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Sedriano: brucia l’auto della donna che ha aiutato la moglie che maltrattava, arrestato dai Carabinieri

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SEDRIANO –  Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 25 novembre, i Carabinieri della Stazione di Sedriano e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Abbiategrasso, in esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa in data 25 novembre 2020 dall’A.G. meneghina, grazie ad una sinergica e corale collaborazione tra i Carabinieri e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, hanno tratto in arresto un uomo italiano classe 1976, residente in Sedriano, poiché ritenuto responsabile del reato di “maltrattamenti contro familiari” posto in essere nei confronti della moglie, un’italiana classe 1976, nonché fortemente indiziato per i reati di “minaccia grave” commessa nei confronti di una familiare della donna, classe 1966, e di “danneggiamento seguito da incendio” di autovettura in uso a quest’ultima.

Il provvedimento cautelare scaturisce da una tempestiva e meticolosa attività d’indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Sedriano e dal dipendente N.O.R.M., a seguito dell’incendio doloso dell’auto in uso alla familiare della donna, verificatosi in data 15 novembre 2020, e della conseguente ricezione di denuncia querela sporta dalla moglie dell’arrestato, vittima di violenze, lesioni e minacce perpetrati dal compagno in varie occasioni.

Le indagini, avviate nell’immediatezza, consentivano fin da subito di raccogliere gravi elementi di reità nei confronti dell’uomo in ordine al danneggiamento seguito da incendio poiché nella stessa notte dell’incendio i Carabinieri, nel corso del sopralluogo, rinvenivano e sequestravano una bottiglietta d’acqua, parzialmente bruciata e contenente delle tracce di benzina, della stessa tipologia delle bottigliette rinvenute nel corso dell’immediata perquisizione in casa dell’uomo, il quale presentava peraltro anche delle bruciature sulle mani delle quali non sapeva fornire alcuna giustificazione. Si accertava che l’incendio aveva verosimilmente una finalità ritorsiva ed intimidatoria nei confronti della familiare che aveva fornito immediato supporto e protezione alla nipote, ospitandola in emergenza nella propria abitazione dopo l’allontanamento dall’abitazione coniugale a causa del comportamento violento di quest’ultimo, successivamente oggetto di denuncia presso i militari operanti.

L’arrestato veniva associato presso il carcere “San Vittore” di Milano. (comunicato ricevuto)

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