― pubblicità ―

Dall'archivio:

‘+++ Scuola, ansia e paura, dopo ‘DAD’ e’ sindrome da rientro +++

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO  – Paura di non potersi più nascondere dietro uno schermo, ansia all’idea di dover affrontare un ambiente nuovo o di tornare in un contesto che non si frequenta da almeno 2 anni, timore di non essere accettati dal gruppo. Chi torna a scuola in presenza dopo un lungo periodo di didattica a distanza rischia “una vera e propria ‘sindrome da rientro’, che si somma alla preoccupazione di essere contagiati”.  Lo segnala Consulcesi, che sul tema promuove un corso Ecm per pediatri, psicologi e altri operatori sanitari.

 

“Tra gli effetti della Dad, come la dispersione scolastica, la cattiva alimentazione, l’eccesso di sedentarietà, i disturbi del sonno, il ‘binge watching’, la dipendenza da videogiochi”, Consulcesi suggerisce anche “l’angoscia di non essere all’altezza di affrontare il nuovo anno scolastico in presenza”.

A parlarne è Maria Cristina Gori, neurologa psicologa e docente del corso Ecm realizzato dal network attivo nel supporto alle professioni mediche, dal titolo ‘Imparare dal Covid-19: le conseguenze psicologiche da isolamento e didattica a distanza’.

 

DIDATTICA A DISTANZA

“Ogni passaggio di grado scolastico richiede un diverso approccio allo studio e alle nuove materie. Ogni inizio prevede un rischio di imprevedibilità. Se poi le imprevedibilità sono molteplici, il quadro si complica ancora di più”, spiega l’esperta, riferendosi alle incertezze che caratterizzano l’inizio del nuovo anno scolastico. “Se l’imprevedibilità non riguarda solo il nuovo ciclo di studi, ma anche le modalità con cui può avvenire la frequenza, tutto si diviene più complesso – sottolinea – Sarò in grado di tollerare tanti stimoli nell’aula? Di tenere i media silenziati? Di tenere la mascherina? Di andare d’accordo con tutti? Di stare nel silenzio o nel chiasso di un’aula per tanto tempo, senza la possibilità di spegnere un interruttore e di allontanarmi? Il mio metodo di studio sarà adeguato ai nuovi ritmi?”, si potrebbe chiedere uno studente post-Dad.

 

tamponi

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi