MILANO – Si è svolta nella mattinata di oggi, presso la Commissione Trasporti, l’audizione sulle presunte tangenti legate agli appalti della metropolitana milanese. Nel merito son intervenuti i richiedenti e consiglieri regionali della Lega al Pirellone, Massimiliano Bastoni, Andrea Monti e Silvia Scurati.
“È certamente positiva – spiegano i consiglieri leghisti – la notizia, fornita dal dottor Giana, che ATM intenda costituirsi come parte civile al processo. Detto questo però l’assenza del Comune di Milano rappresenta una grave e immotivata scortesia istituzionale nei confronti della Regione, specie alla luce di un argomento delicato e di indiscutibile importanza, come quello delle presunte tangenti su cui la magistratura milanese sta indagando. Questo perché la vicenda è direttamente connessa anche ai sistemi di segnalazione di MM, tenuto conto dei numerosi problemi e incidenti, come le frenate improvvise, che hanno messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Francamente, che il Comune mostrasse un minimo di interesse, ci sembrava doveroso, ma evidentemente Sala e compagnia hanno avuto cose più importanti da fare quest’oggi.
Assenza che fa il paio con quella dei colleghi consiglieri regionali del Partito Democratico, notoriamente proni ai desiderata del ‘sindaco-re’ di Milano. Forse, per loro, le audizioni servono e vanno fatte unicamente quando richieste dalle opposizioni. Come Lega, per dovere istituzionale, abbiamo sempre presenziato, anche quando qualcuno ha cercato di imbastire processi sommari nei confronti della Regione o dell’Assessorato ai Trasporti, tanto per citare un esempio.
Fa specie dunque che chi non si è presentato oggi sia solitamente il primo a non perdere occasione di strumentalizzare la materia. Siamo in democrazia e Regione Lombardia è sempre stata un emblema di questo principio: ognuno è libero di partecipare e dire la sua, ma probabilmente il voler coinvolgere il Comune di Milano è stato visto come un affronto da parte del PD, non come un’occasione di confronto. Del resto – chiosano Bastoni, Monti e Scurati – è cosa risaputa che, in democrazia, gli assenti abbiano sempre torto”.