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Saverio Grandi: da Vasco a Laura Pausini, parla il… ‘paroliere’ delle star- di Monica Mazzei

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
Saverio Grandi, con i suoi oltre venti milioni di copie vendute, è uno dei maggiori parolieri e compositori del panorama musicale italiano e ha alle spalle una carriera trentennale.
Ha scritto brani per nomi quali Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Irene Grandi, Il Volo e la lista è ancora lunghissima.

Considera Vasco Rossi il n. 1 in assoluto e si dice molto orgoglioso della collaborazione con lui.

Con gli Stadio ha un rapporto più stretto: oltre ad un sodalizio decennale, è anche loro produttore e discografico.

Nel 2016, un brano scritto per il gruppo ha vinto Sanremo: “Un giorno mi dirai”.

Non considera però il più celebre festival della musica italiana così importante per la musica “vera”: “Troppi comici, troppe ballerine… La musica sembra un contorno dello show, e dovrebbe essere l’unica protagonista”.
Per lui altri premi sono stati molto più importanti, come il Nastro d’Argento vinto quale miglior canzone originale, per il brano scritto a quattro mani con Gaetano Curreri, e cantato da Vasco Rossi, “Un senso”, contenuto nell’album “Buoni e Cattivi” (due dischi di diamante e 4 di platino).
Nel 2021, l’amicizia artistica con il Vasco nazionale si riconferma, e scrive per lui “Una canzone d’amore buttata via”.
Ma l’intervista che mi è stata proposta oggi non ruota solo attorno alla luminosa carriera di Saverio Grandi, quanto soprattutto al suo nuovo album di inediti, il terzo, uscito pochi giorni fa: “Segnali di Fumo”, pubblicato da PMS Studio.

Saverio infatti è anche cantante e cantautore.

Se il titolo è un po’ criptico, l’album contiene brani molto intimi, autobiografici, basati sui sogni e le speranze dell’autore, “Segnali di fumo”, che presta il titolo anche ad una canzone all’interno, vuole riferirsi alla comunicazione odierna e alle sue difficoltà.
Nove tracce per quest’ultimo lavoro del poliedrico artista, e i temi cari a Saverio sono l’amore, la libertà, la responsabilità e le decisioni che cambiano la vita.

“L’amore crede, l’amore puo’ “, è il singolo scritto con Pacifico, Saverio ne ha composto la musica. Qui l’amore non è impersonificato in una donna in particolare, ma è più come un’essenza dentro di noi, che ci muove da sempre.

Tutto l’album è così, concetti che scaturiscono dall’anima e riflessioni dell’artista.

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“Siamo noi” è il brano cantato con Gianni Novi, e sembra essere una presa di coscienza, il tirare le somme che si fa ad un certo punto della vita, ed è anche il brano più intergenerazionale.
Poi c’è “Eroi silenziosi”. Questa canzone testimonia i pensieri più profondi del Saverio autore fra la gente: “Amo le persone comuni. Quegli eroi del quotidiano di cui nessuno si accorge e che lottano ogni giorno contro le difficoltà della vita. Non amo questi nuovi protagonisti patinati partoriti da Instagram. Quella non è la realtà”.
“Svegliami quando sarà finita”, è il racconto di come Grandi ha vissuto la pandemia. “Io di solito sono una persona molto reattiva ma durante quello stop imposto, avrei voluto solo dormire…”.
“A mio padre”, forse il brano più personale di tutti che si traduce in un “consiglio”: “Chiaritevi, chiaritevi sempre finché ne avete il tempo. Io ne ho perso molto”.
“Come è giusto che sia” poggia lo sguardo sul femminicidio, seppur con tinte leggere: ad un certo punto, il protagonista potrebbe investire la donna che lo ha lasciato e che attraversa la strada inconsapevole “come una lepre accecata dai fari”, ma sceglie di non farlo e di lasciarla libera, appunto “come è giusto che sia”…

Nel link audio sottostante, vi lascio all’ascolto della chiacchierata avuta con lui.
Abbiamo parlato anche di molto altro: a Saverio piace molto leggere e ama visceralmente il cinema da quando aveva quattordici anni.

https://fb.watch/94OgoBW_OA/

Monica Mazzei
freelance culturale
[email protected]

 

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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