SANTO STEFANO TICINO – ‘Il riso fa buon sangue’ e lo possiamo confermare. Dopo le grandi risate prodotte dallo spettacolo comico andato in scena lo scorso 28 Ottobre al Lirico di Magenta, l’Avis stefanese ha preso il ‘riso’ dal palco e lo ha messo nel piatto. O meglio, a dire il vero, per gli intenditori il piatto forte è stato un altro. Infatti Sabato 11 Novembre presso la mensa scolastica si è svolta la tradizionale CassoeulAvis. E’ difficile fornire la ricetta per far nascere una tradizione, ma l’Avis di Santo Stefano ha sicuramente trovato i giusti ingredienti per farlo.
Sono stati quasi 200 i commensali e nonostante ciò, a malincuore, per ragioni logistiche si sono dovute rifiutare le ultime richieste di adesione.<<Devo ringraziare le persone che hanno capito l’importanza del lavoro che Avis svolge sul territorio e che continuano a sostenerci partecipando numerose alle nostre iniziative>>ha detto Marco De Vita Presidente della sezione stefanese <<il nostro scopo continua ad essere quello di raccogliere nuovi donatori e per fortuna questo dato per noi èancora in crescita, ma per la prima volta in 10 anni stiamo assistendo invece ad un calo delle donazioni procapite. L’anno non è ancora finito e spero in un rush finale che ci riporti al livello del 2016>>. Una gradita sorpresa è venuta sul finire della cena quando sono intervenuti il sindaco Dario Tunesi e l’ex-Presidente dell’Avis di Magenta Sergio Fontana. I due avevano appena lasciato la cerimonia di assegnazione del ‘San Martino d’Oro’ e Fontana portava con sé il premio che quest’anno è stato assegnato proprio all’Avis magentina. Fontana ha ringraziato gli avisini stefanesi ed in particolare Teresio Cucchetti in qualità di ex-Presidente di Magenta e fondatore dell’Avis stefanese, per il contributo dato in 60 anni di storia condivisa. La serata ha avuto anche lo scopo benefico di raccogliere offerte per l’associazione onlus fondata dalla giovane stefanese Monica Sala recentemente scomparsa inseguendo i suoi ideali di altruismo e solidarietà verso i bambini più bisognosi.
