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++Sant’Egidio: 10% italiani in povertà assoluta

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Disoccupazione e lavori precari, pensioni e salari insufficienti, prezzi dei beni di prima necessità alle stelle e bollette da capogiro: la pressione sulle tasche degli italiani non cessa, spingendo sempre più persone in povertà e costringendole a cercare aiuto.
Il preoccupante quadro è delineato dalla Comunità di Sant’Egidio, che da oltre cinquant’anni assiste le persone che vivono in povertà e ai margini, e che nell’ultimo anno per far fronte alle richieste di assistenza ha intensificato le proprie attività di distribuzione di alimenti e accoglienza. Sono oltre 600mila i pacchi alimentari distribuiti in Italia dall’inizio della pandemia, tre volte di più rispetto a un periodo analogo pre-2019, mentre i pasti offerti nelle mense sono raddoppiati. “Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina: la crisi colpisce sempre di più persone in situazioni molto diverse, giovani e anziane, al Nord e al Sud. Mentre il Governo è chiamato a redistribuire occupandosi dei più bisognosi – tra cui quasi 6 milioni di poveri -, ogni persona può dare il proprio importante contributo. La solidarietà non è soltanto un aiuto, ma un necessario investimento che accompagna tanti a reintegrarsi pienamente nella società, attraverso la casa e il lavoro», ha dichiarato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio. Il 68% degli italiani si dice oggi ”molto preoccupato” o ”abbastanza preoccupato” dalle difficoltà di pagare le bollette: in Europa, lo sono di più soltanto i greci (69%). Questo mentre, a causa dell’aumento del prezzo dell’energia collegato alla guerra in Ucraina, negli ultimi nove mesi 4,7 milioni di persone hanno già ”saltato” il pagamento di almeno una bolletta di luce e gas e altri 3,3 milioni temono di fare lo stesso a breve. E i segni di un miglioramento paiono lontani, visto che la Commissione europea prevede che il costo dell’energia tocchi il picco a fine anno, iniziando poi a diminuire lentamente, e l’inflazione dei prezzi al consumo si attesti quest’anno in media all’8,7%, destinata a calare nel 2023 al 6,6% e l’anno dopo al 2,3%. Costi che pesano sulla vita quotidiana di persone e famiglie, con il connesso aumento dei prezzi al consumo dei beni alimentari, nel preoccupante quadro sulla povertà che sostanzialmente conferma i massimi storici del 2020, anno d’inizio della pandemia del Covid-19: 5,6 milioni di individui in povertà assoluta.

 La situazione più allarmante è quella di famiglie monoreddito, persone anziane e con lavoro precario, madri sole e fascia d’età 36-50 anni. Un segnale d’ottimismo arriva dal rapporto Istat sulla redistribuzione del reddito nel 2022: gli interventi rivolti alle famiglie hanno lievemente ridotto la diseguaglianza (da 30,4% a 29,6%) e il rischio di povertà (da 18,6% al 16,8%, ma il rischio è invariato per famiglie senza figli o solo con figli adulti). Di fronte alle crescenti esigenze, la Comunità di Sant’Egidio ha anche aperto nuovi centri di distribuzione alimentare in tutt’Italia, in 30 città dal Nord al Sud: solo a Roma, il numero delle ‘Case dell’amicizia’ è passato da tre a 28, a Genova da quattro a 10. Luoghi dove trovare aiuto concreto ma, anche, ascolto, informazioni, consigli. Un altro dato racconta la difficile situazione generale: i pasti serviti nelle mense della Comunità a Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca sono, dall’inizio della pandemia, 500mila, il doppio rispetto agli anni pre-pandemia. Ad essi si aggiungono i 650mila pasti distribuiti nelle cene itineranti in varie città italiane, da Padova a Catania, da Torino a Napoli. Nei Comuni più piccoli, Sant’Egidio ha invece raggiunto con altri mezzi le persone e le famiglie in stato di necessità. Sant’Egidio continua le sue attività per non lasciare indietro nessuno anche a Natale, promuovendo nuovamente la campagna solidale ‘Aggiungi un posto a tavola’ con cui regalare alle persone più fragili un pranzo degno del 25 dicembre, con un pasto abbondante, un dono e il calore di una casa. Chiunque può contribuire, inviando un sms o chiamando da rete fissa il numero 45586, fino al 27 dicembre. La tradizione del pranzo di Natale con i poveri quest’anno compie 40 anni: era il Natale 1982 quando, per la prima volta, 35 poveri furono accolti nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Da allora, il banchetto si è allargato: ogni anno coinvolge circa 80mila persone in Italia e 250mila nel mondo.

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