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#Sanremodaldivano, riassunto della prima puntata- di Emanuela Arcidiacono

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DAL DIVANO DI MANU ARCIDIACONO – Dal Teatro Ariston di Sanremo, va ora in onda la sessantottesima edizione del Festival di Sanremo. Prontissima, direttamente dal mio divano, con un importante decolletes in raso verde, tacco dodici, particolarmente emozionata, comincio la telecronaca dell’evento televisivo che maggiormente mi coinvolge. In pochi minuti l’hashtag relativo al Festival è entrato nei trend topic MONDIALI (gli hashtag più utilizzati su Twitter).

La querelle tra il direttore ( dittatore) artistico Claudio Baglioni e Fiorello si è risolta, essendo in periodo elettorale, grazie alla par condicio. Come desiderio, non celato, il mattatore è apparso ancor prima dell’inizio della trasmissione, per scaldare il pubblico. Come nella migliore tradizione del Festival, un disturbatore ha interrotto il suo momento, ma la sua sensibilità lo ha portato a comprendere la disperazione insita in tale gesto. E dopo l’empasse ci ritroviamo a parlare di politica, del toyboy di Orietta Berti, e l’ironia di Fiorello, oltre alla sua innata capacità di dominare il palco, rompono qualsiasi indugio. E l’Ariston si trasforma radicalmente, una scenografia futuristica, imponente si staglia di fronte ai nostri occhi, grandiosa come un evento internazionale richiede. Ed un impeccabile Claudio Baglioni, in tuxedo si appresta a presentare la prima serata. Sottolineando la forza evocativa delle canzoni, paragonabile solo quella dei profumi, canzoni come coriandoli d’infinito, piccoli istanti di eternità. Le canzoni che travolgono, talvolta commuovono e sempre emozionano. Riempiono i polmoni, ci fanno respirare,ci prendono per mano e ci fanno volare. La sacralità della musica sottolineata da un GIGANTE della musica italiana, che ha voluto far tornare la canzone al centro del Festival, che ha voluto ribadire l’IMPORTANZA DELLE PAROLE. La via della tradizione per un non presentatore è stata la scelta più azzeccata, la giusta misura. Ed il palco si anima dei suoi veri presentatori, Pierfrancesco Favino, che replica il look del padrone di casa ed un’elegante e rigorosa Michelle Hunziker, in abito lungo a sirena, nero, dalla profonda scollatura, con paillettes tone sur tone sui polsi, in pieno stile Re Giorgio, nulla da eccepire ( anche se i pareri dei miei opinionisti sono stati davvero contrastanti), il suo piglio deciso ed il suo inconfondibile sorriso fanno presagire che saprà essere lei il vero mattatore sul palco, E comincia la musica, si parte con Annalisa, e la sua ballata, Ron che esegue un inedito di Lucio Dalla, i The Kolors con un brano che vi suggerisco di tenere sotto controllo (!), Max Gazzè. Laura Pausini, super ospite della serata, aveva annunciato in anticipo la propria defezione a causa di una laringite, ma Baglioni l’annuncia sul palco (che sussulto nel mio salotto), ed una rauca ma grandiosa Laura al telefono ascolterà la performance del padrone di casa, accompagnato da Fiorello sulla sua celebre “E tu”, un momento intenso, coinvolgente e commovente. Questo Festival prosegue con un buon ritmo, piacevolmente e si torna alle canzoni. Delicata ed elegante, spero fortemente apprezzata dai colleghi della sala stampa, Ornella Vanoni con Pacifico e Bungaro incita ad imparare ad amarsi ed a vivere ogni istante fino all’ultima emozione, per essere vivi e dichiara di aver fatto sua la frase secondo cui ci sono voluti molti anni per diventare giovane. Seguono Ermal Meta e Fabrizio Moro, Mario Biondi, emozionante il suo sound. E finalmente è il momento di Pierfrancesco Favino, che con la scusa di declamare Leopardi si è esibito in un coinvolgente medley di alcune delle più celebri canzoni festivaliere, riuscendo a passare da un brano all’altro, da un’intonazione all’altra, incredibilmente.

 

Nonostante una visibile emozione, il palco dell’Ariston terrorizza chiunque ( concetto sottolineato dallo stesso Fiorello intervistato prima dell’inizio del Festival da Vincenzo Mollica) ha dimostrato in questo di essere un arista completo, cantando ( e come canta!), anche in occasione della presentazione del prossimo film in uscita di Gabriele Muccino con un cast d’eccezione, in veste di coro. A seguire Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, i divertentissimi Stato Sociale con il prossimo tormentone sanremese ( i miei opinionisti ne sono certi), Noemi, i Decibel ( molto apprezzati), Elio e le Storie Tese nella loro ultima partecipazione (prossimo è lo scioglimento del gruppo), il bellissimo Giovanni Caccamo, una promessa direi mantenuta, poi Red Canzian e Luca Barbarossa. Gianni Morandi, dopo il forfait di Laura Pausini, si esibisce prima con Baglioni emozionando il pubblico in sala e poi canta con Tommaso Paradiso, leader dei Thegiornalisti, sembrando ringiovanito in un attimo di vent’anni. Interessante il brano di Diodato e Roy Paci, domina il palco con la sua voce graffiante Nina Zilli, presentato da Stefania Sandrelli canta Renzo Rubino e, last but not the least, sul palco Le Vibrazioni, con un pezzo nelle loro corde che infiamma la sala, nonostante siano le 00.54. Una Serata intensa ed emozionante, trascorsa ad una velocità supersonica. L’entusiasmo ed il coinvolgimento della prima serata sono sempre unici, lo testimoniano i social e le chat di whatsapp impazzite, i video scambiati, i commenti, i messaggi vocali. Il ritmo di questa serata lascia ben presagire.

Baglioni vigila con attenzione sulla propria creatura, Michelle ha il palco in pugno e Favino riserverà grandi sorprese. Se dovessi trovare una pecca, limiterei ( o meglio eviterei) gli stecchetti comici, un pochino forzati, ma l’impressione è positiva. Sarà una settimana lunga ed intesa, quindi credo sia davvero il caso di andare a dormire. Non mi resta che augurarvi la Buona Notte, direttamente dal mio divano!

Emanuela Arcidiacono

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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