SAN VITTORE OLONA – Quella che si appresta ad andare in scena è l’edizione numero 88. Dopo il “Campaccio” di San Giorgio su Legnano, ecco l’altra grande classica del cross country pochi chilometri più in là, a San Vittore Olona, ovvero la “Cinque Mulini”. La manifestazione si articolerà in due giorni, sabato 25 e domenica 26 gennaio. Ad aprire le danze saranno le competizioni studentesche e la porta sarà così aperta per le gare ufficiali in programma il giorno successivo. I due re della kermesse sanvittorese nell’edizione 2019 furono il keniano Jairus Birech, già trionfatore nel 2016, tra gli uomini e tra le donne l’atleta del Bahrein Mutile Yavi. L’attesa riguarda naturalmente il trionfo tricolore che, sia in una competizione sia nell’altra, manca ormai da parecchio tempo. L’ultimo “autografo” italiano, nel primo caso, fu lasciato da Alberto Cova nel 1986. Poco più recente, invece, l’ultimo acuto femminile con Nadia Dandolo che alzò le braccia al cielo in segno di vittoria nel 1990.
Gli organizzatori sono alle prese con gli ultimi preparativi per assicurare come di consueto un cast di primordine. E l’impegno indefesso e figlio di un’immutata passione che l’Unione sportiva sanvittorese mette in pista da anni non è certo ignoto alla federazione internazionale di atletica intenzionata a gratificarlo proprio in quest’edizione con un riconoscimento tangibile: nelle mani dei vertici del sodazlizio finirà infatti l’heritage plaque, un attestato che ha lo scopo di premiare una gara (e prima di tutto chi l’ha organizzata) in grado di attirare atleti da tutto il mondo e di avere il timbro del prestigio nella sua storia. Il conto alla rovescia è ormai cominciato.
Cristiano Comelli
