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Dall'archivio:

San Valentino? A Magenta è stasera… con Astor Piazzolla / di Alessandra Branca

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Piaciuto il primo? Chissà che ci aspetta con il secondo!

MAGENTA – Ancora riecheggia la Pastorale diretta col il consueto vigore appassionato dal giovane maestro Marco Seco (ormai di casa a Magenta, ringraziando gli amici di Totem – La tribù delle Arti), ancora lo stupore ci schiude le labbra per il suono pulito e dorato della tromba dell’eccellente Mario Martos Nieto (giovane tromba solista dell’Orchestra della Radio di Monaco in visita a Magenta) che ci ha riempiti di piacere il 25 gennaio scorso con Haydn e – non dimentichiamolo! – con la nostra Orchestra Città di Magenta… (20 anni! a proposito: ma quanto son cresciuti questi musicisti? ma che privilegio averne seguito i progressi dal palco del nostro bel teatro cittadino!).

Nadio Marenco, Totem 2020
Nadio Marenco

Ebbene, ancora siamo tra i monti germanici, ancora turbati dalla movimentata ed enigmatica passeggiata sinfonica della Sesta del gigante di cui celebriamo i 250 anni dalla nascita… ed ecco che ci ritroveremo catapultati nel ‘Nuovo Mondo’ ! Già perché il cartellone di questa sera, dalle coste americane del nord e del sur, ci propone un eccentrico (è l’aggettivo della stagione 2020 !) programma che accosta il compositore di origine boema e l’argentino Piazzolla . Generi ed epoche totalmente diversi, cosa mai li accomuna? La risposta – se siamo disposti a salpare su una grande nave transatlantica – è semplice: la matrice popolare. Già poiché il naturizzato statunitense Dvoràk, in particolare in questa Serenata per archi in mi maggiore, non manca mai di introdurre nelle proprie partiture suggestioni ed echi della cultura popolare boema con cui crebbe, tratteggiandone il paesaggio tanto amato. Con un salto spazio-temporale, oplà!, ed eccoci un secolo dopo nell’emisfero sottostante col maestro del tango colto, Astor Piazzolla. Las cuatros estancias portenas cita apertamente il nostro Vivaldi e le sue magnifiche quattro stagioni giocandoci dal porto di Buenos Aires, del quale vuole evocare le suggestioni sensoriali, tra ‘nuevo tango’ ed arraggiamenti jazz…. La cui esecuzione – da partitura assegnata al bandoneon – sarà affidata allo specialista della fisamormonica, Mario Marenco, ospite della serata. Stiamo parlando di un pezzo da novanta, di un musicista di grande carriera, capace di cimentarsi con generi diversi: jazz, classica, folk e… Piazzolla!

Maestro Andrea Raffanini
il Maestro Andrea Raffanini

Attraverseremo l’oceano guidati dalla magica quanto raffinata bacchetta dell’amico e maestro Andrea Raffanini, che potremo apprezzare in queste sofisticate evoluzioni dopo averlo – come sempre ! – apprezzato ancora lo scorso anno con un programma più ‘classico’, ovverosia con i nomi antonomastici della classica tra 700 ed 800 europeo. A sostenere la trama delle partiture la bella Orchestra Città di Magenta. Al debutto di stagione, lo scorso 25 gennaio, ascoltando pensavamo: “ma quanto son diventati bravi??” : che privilegio vedere questi giovani crescere di anno in anno! che soddisfazione, anche, da magentini !

Orchestra Città di Magenta
Orchestra Città di Magenta

Anche per questo non possiamo che ringraziare e plaudere il lavoro di Totem – La tribù delle arti, associazione che con costanza e capacità manageriale ha saputo portare avanti il vessillo musicale in città. (La fondazione dell’Orchestra, peraltro, raggiunge con questo 2020 il ventesimo anniversario… o compleanno che dir si voglia!).

fiordi norvegesi con casetteMa non dimentichiamo l’apertura della serata (un altro inconsueto ma suggestivo accostamento) : eleviamo le latitudini sino alla Norvegia ed abbracciamo con lo sguardo il Mare del Nord, dalla costa sud-ovest ove nacque, tra monti e fiordi, Edvard Grieg. E dunque caliamoci per un attimo ne programma che ci attende stasera al Lirico, chiudiamo gli occhi : siamo tra i fiordi norvegesi, la luce è abbacinante e risalta di argento, di bianco di color paglia, la vegetazione bassa, sporadica, acquatica ed affilata … L’aria è trasparente, il crepuscolo arriva in fretta e due elegie toccano il nostro orecchio, accarezzano l’anima…. è Grieg.

Ci risvegliamo nel vociare, nello scalpiccio, tra le grida dei portuali, qualcuno inciampa tra i nostri piedi; fa caldo ed è tutto un brulicare: ma dove siamo finiti? A Buenos Aires e siamo al porto. Quadretti e corteggiamenti non mancheranno, la giornata si presenta ammiccando, tra belle donne, operai, commerci, bettole, sfide e musicisti…

Dopo tanto movimento, è il caso di riposare; cambiamo emisfero e saranno gli archi di Dvorak, con un po’ di nostalgia, a riportarci a casa… o forse solo al vagheggiarla, da così lontano… (so far, so close) .

Non mancate all’appuntamento; la stagione di Totem fa sempre molti abbonamenti ma c’è posto anche per chi si incuriosisca al momento: biglietti disponibili !

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Alessandra Branca ©2020

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