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Dall'archivio:

San Lorenzo, per ogni lacrima versata o trattenuta… Di Laura Giulia D’Orso

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

Quante lacrime versate nella nostra vita, quante trattenute, quante scacciate per non soccombere. C’è chi ne ha versate di più, chi di meno, ma ogni essere umano si è trovato nella sua vita a doverne versare.

Abbiamo vissuto  momenti tristi, ricevuto brutte notizie,  visto cose che non avremmo voluto vedere, affrontato momenti duri in cui abbiamo sofferto fisicamente, momenti in cui siamo stati maltrattati psicologicamente, offesi  fisicamente o traditi…

Ognuno di noi ha versato un obolo all’esistenza umana e si è trovato a versare delle lacrime.

E mi affanno a credere con tutte le mie forze che per ogni ingiustizia o umiliazione subita esita poi un Dio, il mio Dio che farà nuovi cieli e nuova terra e che asciugherà ogni mia lacrima.

Col cuore gonfio ho provato a scriverti una lettera e così ho rispolverato quel quaderno della mente di tanti anni fa quando ancora era profumato di fiori imaginari e tanti sogni che avrei voluto per te. Ci avevo versato sopra, tutto quell’amore che avevo conosciuto, ho versato sopra tutto quello che spesso dei miei innocenti 24 anni. Ho scritto tanto, di nascosto, certe volte parole incise nel cuore, altre nella mia mente. Ho scritto tanto, anche su un foglio bianco a cui non ho mai dato voce, perché non né avevo il tempo né la forza. E ho imparato presto come si sigillano le lacrime, come si tiene duro per andare avanti. Un giorno forse capirai, un giorno molto lontano in cui riprenderai vecchie foto sbiadite della memoria e forse quel giorno riuscirai, rispolverando vecchi ricordi a comprendere.

Ho passato la mia vita tenendo i cuori di chi amavo fra le mani perché cercassi di proteggere, tutti.

Oggi è la Notte di San Lorenzo. La notte delle stelle cadenti, la notte dei desideri.

Notte stellata, notte di Agosto, notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, delle Persidi, con il naso all’insù aspettando una fievole scia di un desiderio che probabilmente non verrà consumato.

Almeno, all’aria soffocante di tanti giorni, adesso, l’aria serale è più fresca, più familiare, c’è quasi un piccola brezza notturna che allieva le pene umane. E alla fine si torna un po’ bambini, un po’ innocenti.

Per chi desidera gioca ancora a credere nelle favole allora voglio che ne cadano a migliaia, come l’attesa del Natale per i bimbi che aspettano la viglia in trepida attesa.

Un desiderio non costa nulla, a nessuno …. è gratis. Ogni stella esaudirebbe un desiderio! Qualcosa o qualcuno asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono forse oramai alle spalle, passate

“San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l’aria tranquilla

arde e cade, perché si gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh!, d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!”

(Giovanni Pascoli)

Laura Giulia D’Orso

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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