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San Giorgio su Legnano: “Più rispetto per Villa Parravicini!”

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SAN GIORGIO SU LEGNANO –  Di San Giorgio è uno dei gioielli storici. Basti pensare che le prime notizie su di essa portano la data del sedicesimo secolo quando ne era proprietario il marchese Ludovico Crivelli. Poi la rilevò nel diciassettesimo secolo il marchese Giovanni Paolo Parravicini e da lì prese il nome. Il giornalista Orio Vergani la definì “villa di semplicità e austerità”. Già, ma allora perchè questa villa che dà su via Gerli è stata “perseguitata”nel  corso del tempo  da una serie di istoriamenti, molti dei quali di pessimo gusto, che non fanno onore alla sua storia né denotano il rispetto della comunità verso una sua preziosità?

 

La villa, nel corso degli anni, ha dovuto fare i conti con alcuni problemi legati al muro perimetrale; alcuni anni fa qualche punto di esso rischiava il cedimento e furono poste delle transenne, poi le cose andarono a posto. Ma i cedimenti fanno parte dell’usura del tempo e non sono addebitabili ad alcuna mano di inciviltà. Le scritte che compaiono lungo questi muri invece sì. Villa Parravicini rappresenta un esempio storico di perfetta conservazione dell’architettura edilizia originale. E persino si narra che se ne servì Federico il Barbarossa per mettersi in fuga da Legnano dopo essere stato sconfitto nella celeberrima battaglia che lo vide opposto alla Lega Lombarda. Perché dunque accanirsi con scritte quantomeno deliranti su un complesso che profuma di storia e si è consegnato nella sua inalterata bellezza agli anni?

 

Cristiano Comelli

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