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San Giorgio su Legnano e Canegrate insieme anche per la Polizia locale

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Unite nelle comunità pastorali, unite nella Protezione Civile e nel centro di committenza. E due territori appoggiati l’uno all’altro non divisi né da una strada ma da un fiume. Non vi fosse la cartellonistica, Canegrate e San Giorgio sarebbero praticamente un continuum l’una dell’altra. Adesso le due municipalità si sono date un’ulteriore stretta di mano sul fronte della Polizia Locale. I due comandi, infatti, diventeranno uno soltanto. A far propendere per questa soluzione ha concorso anche il fatto che, da fine anno, il comandante della Polizia Locale di San Giorgio Roberto De Luca andrà in pensione. Il nuovo corso, che vedrà la sede del comando a Canegrate e comunque San Giorgio permanere come presidio, è stato presentato alla presenza dei due primi cittadini Roberto Colombo (Canegrate) e Walter Cecchin (San Giorgio su Legnano), dei due comandanti delle stazioni dei Carabinieri di Legnano e Parabiago e dei due comandanti di Polizia Locale.
“Questa convenzione – spiega Cecchin – nasce prima di tutto da un accordo tra le parti politiche ovvero tra noi due sindaci, sia Colombo che io riteniamo che porterà ampi benefici ai nostri comuni; intanto ci permetterà di avere un’unità maggiore di uomini e di condividere risorse e conoscenze, fatto molto importante perché oggi come oggi la Polizia Locale è investita di molti compiti, non soltanto rilevazione delle infrazioni ma anche adempimenti di carattere urbanistico e  giudiziario;  era quindi difficile poter tenere sotto controllo bene tutti questi aspetti solo con due o tre uomini come è il nostro caso di San Giorgio, così il nostro comando si unirà a quello di Canegrate e avremo in tutto una decina di unità che lavoreranno in sinergia tra loro”. Unione di forze piena, insomma, “con la quale puntiamo- aggiunge il sindaco sangiorgese – a dare un servizio migliore ai cittadini”.
Del resto San Giorgio e Canegrate rappresentano due realtà omogenee che sono strettissime vicine di casa, quindi lo sbocco, fa capire Cecchin, era cosa naturale oltreché auspicabile. “Non ci sono fiumi o strade a dividerci – spiega il sindaco di piazza Quattro Novembre – abbiamo dimensioni simili, quindi abbiamo pensato a unire gli sforzi nell’interesse dei cittadini e anche perché quest’unione ci darà modo di farci sentire di più per il discorso dei bandi e di rafforzare il presidio sui nostri territori; è un passo importante che credo di questi tempi sia auspicabile anche per altre realtà”.
*Nelle foto sopra e sotto i sindaci di San Giorgio su Legnano e Canegrate  Cecchin e Colombo
Cristiano Comelli    

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