― pubblicità ―

Dall'archivio:

‘San Bias, un’ ura in pas’- di Oliviero Trezzi, da Magenta Nostra

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

È la saggezza contadina  che (…l’è pusè granda che da la misericordia del Signur… e) senza sapere calcolare le effemeridi aveva però contezza che da Natale (…Natal al sbagg d’un gall: è la giornata più corta dell’anno con 8 ore e 42 minuti di luce) a San Biagio (con 9 ore e 45 minuti di luce) si guadagna una bella oraccia abbondante di luce. Torna a vincere la luce sulle tenebre…si rinasce e ricomincia a vivere. Insomma è già anno nuovo, nuova vita!… A la candelora (2 febbraio) da l’inverno siamo fora!

La speranza d’essere oramai in vista della fine del tunnel, che il peggio sia passato, sorregge e rincuora da sempre.

Quanto bisogno di questo fiducioso anelito abbiamo noi oggi, così angustiati dalle ristrettezze di questa pandemia! Dal primo di questo mese siamo finalmente in ‘zona gialla’. Non illudiamoci: la mascherina dovremo tenercela ancora a lungo e chissà quando potremo tornare ai teatri aperti, agli stadi peni, a poterci stringerci la mano! A vedere i nostri ragazzi sciamare nuovamente in gioiose compagnie senza l’orrendo distanziamento, ma invece ammassati vicini vicini, magari addirittura abbracciati!

Chissà. Per adesso bisogna fare ancora molta ma molta attenzione! Intanto consoliamoci potendo prendere un caffè al banco dell’amato bar, financo sederci ai tavolini…che meraviglia!

È come l’aria di cui si scopre l’importanza solo quando viene a mancare. Ma la certezza che abbiamo bisogno della ‘vicinanza sociale’ è una consapevolezza che non scorderemo tanto facilmente (spero).

E torneremo in piazza a…fare la Festa delle Associazioni, per esempio. E a tutte le altre occasioni di stare insieme che nutrivano il nostro spirito.

Ma per questo, per ritrovarci tutti tutti …sull’altra sponda, volti i guardi allo scampato destino…occorrerà che tutto quello che dava sapore al vivere in questa nostra collettività cittadina sia sopravvissuto: e allora buona cura all’amato bar, al negozietto che soddisfaceva i nostri desideri, al tessuto economico che sorregge questa come tutte le altre comunità. E anche a noi e con noi a tutte le associazioni che coloravano e coloreranno la prossima Festa delle Associazioni (per dire!). Tutte abbiamo patito dell’assenza di ogni possibilità di operare e con questo l’impossibilità di raccogliere iscritti, di ritrarre qualche sostegno umano e anche …materiale. Perché il volontariato è gran cosa e riesce a fare con quattro soldi anche quello che per altri canali costerebbe quattrocento! Ma quattro ci vogliono! E ci vogliono gli iscritti e i sostenitori; perché senza è il deserto! E finchè c’è umus posssiamo coltivare e far crescere l’albero della solidarietà sociale; nella sabbia…si potrà, forse. Ma sarà una fatica immensa in più!

Pensateci! E per assicuravi la possibilità di ritrovare quel pieno sapore che adesso tanto manca, sostenete tutte le realtà associative che potete. La Pro Loco ricomincerà a raccogliere iscrizioni riaprendo la sede (cominciamo al giovedì mattina dalle 10 alle 12), ma anche riempiendo il modulo ‘on line’. C’è pure la possibilità di lasciare un contributo…perché “per vivere felici bisogna viaggiare con due borse: una par dare e l’altra per ricevere” (Goethe). La prima è ‘per dare’!

Oliviero Trezzi (da Magenta Nostra)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi