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San Biagio: si comincia venerdì sera con “Impossibili consonanze”

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Musica classica e rock dialogano sull’Uomo. Lo spettacolo ideato da Pippo Molino e Walter Gatti. La serata fa parte della campagna Tende di AVSI Onlus

MAGENTA –  La musica interpreta da sempre il cuore dell’uomo, i desideri, le speranze, le fatiche, i dolori, le tensioni, gli amori, i progetti, gli orizzonti. Al linguaggio di Mozart e Bach, Beethoven e Stravinskij, negli ultimi decenni si è affiancato nella popolarità e nell’uso comune un altro dizionario musicale, quello del rock e dei cantautori, quello di Springsteen e dei Beatles: quello che era proprietà dei violini e dei clavicembali, oggi è posseduto dalle chitarre elettriche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi due mondi spesso si guardano come nemici, incapaci di considerarsi apparentati in un discorso sull’arte e sull’uomo che li vede invece probabilmente legati in una linea di discendenza diretta. E se, invece, la musica classica e quella pop-rock fossero riunificate nella loro origine e le differenze diventassero invece affinità?

Questo è il senso di “CONSONANZE. Tra classica e rock: sguardi armonici sul Racconto dell’Uomo”, in scena presso il Teatro Lirico di Magenta il prossimo 1 febbraio (ore 21,00). Lo spettacolo è ideato, sviluppato e presentato da Pippo Molino e Walter Gatti: il primo è compositore di musica classica, mentre il secondo è un cronista di musica rock e di cultura. Perché un’idea così insolita? Sottolinea Walter Gatti: “Abbiamo voluto proporre questo accostamento abbastanza coraggioso perché crediamo sia fondamentale oggi ricordare quanto i discorsi musicali possano in effetti utilizzare dizionari artistici differenti, ma essere ultimamente accomunati da un unico bisogno espressivo. In questo senso troviamo una grande continuità tra autori di epoche diversissime e proveremo a mostrarlo al pubblico in una serata che punta a far scoprire e ad emozionare”.

Aggiunge Pippo Molino: “Fare musica e proporla a chiunque, oppure scegliere un brano che mi ha colpito e proporlo all’ascoltatore per vedere che esperienza ne possa fare lui: queste sono azioni proprie di persone vive. Entrambi i soggetti coinvolti in questa relazione sono in movimento tra di loro e con lo stesso prodotto artistico: chi propone e chi ascolta. Il progetto Consonanze nasce proprio da qui, dalla ipotesi di un dialogo tra persone che si interrogano sulla capacità della creazione musicale di cogliere ed esprimere aspetti profondi della vita dell’uomo”.

“Abbiamo voluto proporre alla città di Magenta questa serata”, conclude Emilio Mantovani, presidente del Centro Culturale don Cesare Tragella, “all’interno del ciclo “L’Avventura della Creatività” che compie dieci anni di vita proprio nel 2019. Nato con l’intento di proporre un’esperienza nuova di vivere la musica, capace di suscitare nel cuore degli spettatori più domande di comprensione sul lavoro e la passione di autori e musicisti che comode risposte, ha visto fin da subito la collaborazione dell’Associazione Totem e del Comune di Magenta: questo permette di assicurare l’ingresso libero allo spettacolo. E’ inserito fra le iniziative organizzate dall’Amministrazione magentina per la tradizionale festa di San Biagio, che rappresenta un periodo di festa per tutta la città. Lo stesso infine fa parte della campagna Tende di AVSI, con la possibilità di meglio conoscere l’impegno di questa associazione a favore di persone bisognose in Italia ed all’estero.”

Il format della serata prevede una narrazione fatta di parole, suoni, video, esecuzioni dal vivo con la concertista Maddalena Miramonti, in un dialogo/confronto tra rock e classica che vede canzoni e partiture svilupparsi ed incrociarsi sui grandi temi della vita dell’uomo. “L’obiettivo”, conclude Walter Gatti, “è guidare ed accompagnare l’ascoltatore nella scoperta di ciò che unifica e mette in dialogo i dizionari, le tradizioni ed i generi ben oltre gli apparenti antipodi stilistici”.

 

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