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Dall'archivio:

Salvaggio: “Magenta la finisca di fare la bella addormentata. I 700 mila euro di Regione Lombardia investiamoli subito”

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Dopo tre anni di amministrazione il Sindaco Calati ha appaltato la prima opera pubblica. La Via Garibaldi sarà asfaltata di rosso. Un progetto al ribasso che snatura il completamento del centro storico ma come dicono molti storcendo il naso meglio questo che il nulla.
Speriamo solo che i lavori saranno svolti in breve tempo in questo periodo di emergenza e che non sia da intralcio ad un settore come quello del commercio già in forte difficoltà per l’emergenza di questi giorni. Molte città stanno già lavorando con ditte autorizzate in tal senso.

Certo avevamo volato alto pensando a via Garibaldi avremmo voluto continuare il progetto di Tino Viglio e Luca del Gobbo e la differenza economica non era poi molta. Quando si trova qualcosa di buono è inutile buttarlo via per superficiale protagonismo personale. Si è al servizio della comunità non della propria gloria.
E’ con questa logica che abbiamo lavorato completando la via Roma e progettando la stessa via Garibaldi ottenendo l’autorizzazione dagli enti
Il settore tecnico è il motore pulsante della città, spesso poco visibile ma capace di imprimere una svolta, oggi è stato depotenziato se non addirittura spento e chi dovrebbe condurci non si capisce dove voglia andare o cosa stia facendo. Oggi a sentire i professionisti anche come la cosa più semplice da fare ovvero trovare una vecchia pratica diventa un’impresa ardua figuratevi quanto tempo ci vorrà ottenere una semplice autorizzazione.
Il settore tecnico ha già visto due dirigenti andarsene, alte professionalità tolte dalle posizioni dove avrebbero contribuito al bene comune e oggi chi ci lavora seppur con professionalità e tanta volontà non riceve indicazioni dalla politica.
Si va avanti grazie alle competenze dei singoli ma c’è poco lavoro di squadra. Ne risente la comunità e il futuro non promette niente di buono.

Oggi si calcola un potenziale di oneri sul 2020 di 700 mila euro: mai così in basso. L’occasione potrebbero essere i 700 mila euro della regione Lombardia. Anticipiamo subito la ciclabile per Corbetta che il sindaco ha messo come opera per il 2022: il progetto è autorizzato facciamolo allora e se quella di regione Lombardia è una notizia vera facciamo partire espropri e il cantiere al più presto.
Dopo tre anni aspettiamo ancora la rotonda su via Milano, abbiamo visto bocciato il piano che avevamo lasciato sulla Novaceta senza nessun tipo di prospettiva, non abbiamo visto nessuna porta verde ed è sotto gli occhi di tutti che il degrado avanza. Senza parlare poi di progetti già autorizzati come la pista ciclabile per Corbetta.
Oggi alla città di Magenta più che un nuovo piano regolatore per il quale vediamo altri 30 mila euro a bilancio, servirebbe una consulenza per lo sviluppo economico e su come attrarre investimenti. Ad oggi ha dimostrato di non aver conseguito risultati.
E’ stato fatto uno studio in questo senso? Quali frutti ha dato lo sbandierato tavolo della competitività? Oggi un operatore economico perché dovrebbe scegliere Magenta, perché un privato dovrebbe investire per il futuro della sua famiglia in città quando ci sono lottizzazioni ferme da anni per colpa di una politica che non sa decidere. Ci siamo confrontati come Consiglieri Comunali con realtà imprenditoriali della zona e abbiamo toccato con mano che c’è poco ascolto da parte delle istituzioni locali. Ci spiace davvero molto aver sentito queste parole e non si dica che è colpa della politica nazionale perché acanto a noi abbiamo realtà che ci stanno surclassando
Gli strumenti urbanistici lasciati sono davvero molto agili ed è molto più semplice procedere per varianti se si serve raggiungere degli obiettivi importanti non previsti dall’attuale strumento. Senza capitali per investimenti Magenta continuerà ad essere la “bella addormentata del territorio”: piena di qualità ma incapace d giocare la leadership che le spetta.
A pagarne le spese è la comunità tutta che si impoverisce e sarà costretta a sentire la solita politica del “non ci sono soldi” senza neppure dare una prospettiva. Serve ascoltare chi sa fare impresa e non lavorare per il proprio orticello tirando a campare per i prossimi due anni dando la colpa al virus o alle opposizioni.

 

Il comune convochi subito gli stati generali dell’imprenditoria, dialoghi con i professionisti cittadini metta a disposizione la casa comune dei magentini per far vivere una stagione di rilancio della città. Noi ci siamo a servizio della nostra comunità e del bene comune. Il primo obiettivo è lo sviluppo economico della città perché nessuno debba essere lasciato indietro. Se si scriverà una nuova pagina di rilancio e benessere questo obiettivo sarà raggiunto.

 

*Il capogruppo del PD Enzo Salvaggio

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