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Salute/il nuovo Quaderno di Fondazione AIOM. Il testicolo come il seno, il tumore si previene con l’autopalpazione

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Scaricabile gratuitamente  il Quaderno  di Fondazione AIOM (www.fondazioneaiom.it). Tutto ciò che c’è da sapere su sintomi, fattori di rischio, diagnosi e terapie innovative su questo tumore ‘giovane’, altamente curabile ma molto pericoloso se diagnosticato in ritardo
MILANO – Un senso di peso al testicolo: è questo un sintomo spesso trascurato con cui può manifestarsi questa neoplasia rara che in Italia conta ogni anno circa 1.600-1.800 nuove diagnosi fra i più giovani, l’1% dei maschi tra 15 e 40 anni. Percentuale che potrebbe essere ulteriormente ridotta con una mossa preventiva semplice, facile, esattamente come le donne fanno per il loro seno: l’autopalpazione. Un movimento esploratore rotatorio, delicato, attuato passando il dito indice e medio della mano nella zona inferiore del testicolo e palpando con il pollice l’area superiore. Una pratica cui gli uomini, però, tanto più se giovani e adolescenti, non attuano.
Peggio: non conoscono, mentre è un “salvavita” per arrivare a una diagnosi e trattamento precoce della malattia con terapie mirate multidisciplinari (chirurgia e radioterapia), molto efficaci. Punti di forza di questa neoplasia sono infatti l’alta guaribilità fino al 99% in fase iniziale di malattia, al 90% se estesa anche ai linfonodi dell’addome e oltre l’80% con il coinvolgimento di altri organi (polmone, fegato, ossa) e, la possibilità di preservare la perfetta funzionalità sessuale e la fertilità. Tanti “buoni motivi” per fare prevenzione e informazione raccontati nel secondo Quaderno dedicato al Tumore al testicolo curato da Fondazione AIOM, disponibile gratuitamente sul sito www.fondazioneaiom.it da lunedì 16 novembre. Mentre alle ore 18:00 sullo stesso canale se ne discuterà insieme all’esperto, autore del volume, Ugo De Giorgi, dell’Istituto Oncologico Romagnolo di Mendola (Cesena) e a Domenico Di Nardo, Presidente dell’Associazione Italiana Tumori del Testicolo.
“Il secondo Quaderno ‘si prende cura’ del tumore al testicolo – spiega la presidente di Fondazione AIOM, Stefania Gori – una neoplasia che riguarda la popolazione più giovane, i maschi tra 14 e 40 anni, che vogliamo educare alla conoscenza e prevenzione di questa neoplasia altamente curabile, anche in fase avanzata, con terapie multidisciplinari efficaci. Il messaggio che rivolgo ai giovani è di non sottovalutare sintomi e sensazioni apparentemente insignificanti e di imparare a usare le loro mani ‘terapeuticamente’ per scoprirsi possibili anomalie, come un nodulo o una massa, ancora in fase iniziale, un tempo facilmente identificabili con la visita di leva. Fate prevenzione e al minimo sospetto rivolgetevi a Centri di alta specialità dove poter ricevere le migliori cure possibili, proteggendo anche la vostra intimità e sessualità”. 
“Ogni anno sono circa 1600-1800 i ragazzi e i giovai adulti – precisa Ugo De Giorgi, Responsabile del Gruppo di Patologia Uro-Ginecologico dell’Istituto Oncologico Romagnolo di Mendola (Cesena) – che incontrano il tumore del testicolo. Dunque l’1% dei maschi ma che potrebbero essere ancora meno se si diffondesse la cultura, fin dalle scuole, alla prevenzione attraverso la semplice autopalpazione dei testicoli, utile a ‘sentire’ con facilità e presto un nodulo, una massa o altre alterazioni. Diagnosi precoce significa possibilità di intervenire con trattamenti multidisciplinari, chirurgia e la chemioterapia, offerti da Centri di alta specialità, e che garantiscono tassi di curabilità molto elevati: 99% nella malattia iniziale, 90% con il coinvolgimento dei linfonodi addominali e oltre l’80% in casi di metastasi ai polmoni, fegato e ossa. Anche la virilità è protetta: l’asportazione di un testicolo consente la normale vita sessuale mentre la paternità futura può essere garantita, anche a giovani sottoposti a più cicli di chemioterapia, con la raccolta dello sperma in apposite Banche del Seme distribuite sul territorio nazionale”. 
“I ragazzi e i giovani oltre all’informazione – aggiunge Domenico Di Nardo, Presidente dell’Associazione Italiana Tumori del Testicolo – hanno bisogno di confrontarsi, confidarsi su paure, problematiche, di sentire storie positive di altri giovani che, come loro, stanno vivendo l’esperienza del tumore al testicolo. Con questo scopo, di solidale condivisione e supporto, è nata la nostra associazione. Oggi siano una ‘entità’ riconosciuta che ci permette di partecipare a congressi, organizzare eventi e attività allo scopo di sensibilizzare gli adolescenti e i giovani su questo tumore totalmente ignorato, sull’importanza di imparare e educarsi all’autopalpazione del testicolo, perché l’anticipazione diagnostica evita rischi e implicazioni anche importanti. Fungiamo, inoltre, anche da ‘sportello di informazione’: avendo una identità nazionale, con punti di riferimento in tutta Italia, siamo in grado di indirizzare i giovani ai Centri di alta specialità e/o di dare indicazioni circa le terapie, come l’assunzione di testosterone oggi più reperibile rispetto al passato, prestando attenzione a formulazioni e dosaggio, non uguali per tutti, e alla diversa rimborsabilità da parte del Sistema Sanitario Nazionale”.
“Il mio invito ai giovani e alle loro famiglie – conclude De Giorgi – non è solo quello di leggere questo Quaderno ma di consideralo uno strumento di facile e corretta informazione sulla diagnosi e terapie oggi attuabili nella cura del tumore al testicolo. Non tardate a conoscere questa neoplasia e a fare prevenzione, non trascurate l’opportunità di rivolgervi a Centri specializzati, quando necessario, perché questo tumore ‘giovane’ si può curare, lo si può fare bene e in tutta sicurezza, anche in tempi di Covid. E, infine, a chi è già in cura dico: non sospendete, non rinviate le vostre terapie per timore del virus ma mantenete rigorosamente il vostro programma di cura a vantaggio della vostra salute e del controllo della malattia”.
 

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