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Salta il disarmo alla Polizia Metropolitana

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MILANO – La Polizia Metropolitana non perde le armi e continuerà ad effettuare i servizi di polizia con i giusti strumenti a garanzia della propria sicurezza e di quella dei cittadini. Ad annunciarlo, con soddisfazione, è il Consigliere metropolitano leghista Ettore Fusco (foto in basso) che con i colleghi di Forza Italia ha ottenuto dalla sinistra, seppure alcuni consiglieri abbiano abbandonato l’aula, il mantenimento delle armi in dotazione agli operatori a cui la ex Provincia aveva appena eliminato il Corpo smembrandolo in servizi all’interno di altri settori.

 

“La politica della sinistra è quella di impiegare gli agenti solo per notificare milioni di sanzioni elevate grazie alle trappole sulle strade provinciali – commenta Fusco riferendosi agli autovelox – ma del resto in qualche modo deve pure mantenersi questo carrozzone che ancora non si è dato un indirizzo politico e non si è mai posto dinanzi al Governo ed alla sciagurata Legge Delrio in modo critico. Ci hanno preso in giro sia Pisapia che Sala persino sulla questione elezione diretta ma, nonostante siano state istituite le zone omogenee e le municipalità di Milano, non mi risulta che siano stati fatti i passi per chiedere a Roma questa elezione diretta che, almeno a Milano, sono tutti d’accordo a volere, forse però solo a parole”. Aggiunge poi l’ex Sindaco di Opera “siamo stanchi di un Ente inutile eletto dai partiti attraverso sindaci e consiglieri comunali, mentre vogliamo un’Istituzione funzionale con le competenze che le deriveranno dalla maggiore autonomia regionale in discussione al Parlamento. E perché Palazzo Isimbardi possa tornare ad avere un ruolo centrale, nella gestione di certe materie esclusive e nel coordinamento dei comuni, è indispensabile avere una classe dirigente, politica, eletta da tutti i cittadini dei 134 comuni della Città metropolitana”.

Intanto alla luce della delibera approvata dalla maggioranza e dall’opposizione agli operatori non saranno più tolte le armi, come era invece previsto nella delibera di scioglimento del Corpo, per garantire la loro sicurezza, quella dei colleghi negli edifici provinciali e quella dei cittadini nei servizi di polizia effettuati sul territorio metropolitano. Inoltre agli agenti che si occupano di ambiente e dei servizi ittico venatori la dotazione prevista, di pistola e fucile, assicurerà di potere operare ancora per gli abbattimenti controllati così come per il contrasto del bracconaggio e di altri reati ambientali.

 

 

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