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Saffa e Reno De Medici: da Pontenuovo di Magenta agli americani, storia di un’azienda da 679 milioni di euro

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

PONTENUOVO DI MAGENTA La notizia dell’acquisizione di Reno De Medici, o meglio del 67% del capitale della società che presto sarà tolta dalla Borsa italiana, è stata una delle principali- a livello finanziario- nella giornata di ieri. Il fondo americano Apollo (che gestisce oltre 400 miliardi di dollari) ha rilevato la maggioranza del capitale di una società la cui storia fa parte di Magenta da quasi due secoli.

La Saffa (che nelle molte peripezie e cambi di denominazione è divenuta, anche nello storico stabilimento di Pontenuovo, Reno De Medici) nasce infatti nel 1898 dall’associazione delle più importanti industrie produttrici di fiammiferi italiane capitanate dalla ditta Giacomo De Medici con sede a Ponte Nuovo di Magenta.

La Saffa aveva rapidamente esteso la sua produzione a  partire dagli abbondanti residui della preparazione dei fiammiferi: paglia di legno per imballaggi alimentari, cassette per oggetti e bottiglie e, dagli anni Trenta, compensati di pioppo, travi, capriate e il Populit, un agglomerato a base di fibre di legno mineralizzate e impastate con cemento, reso ininfiammabile grazie a un apposito trattamento.4 Prodotto in pannelli di dimensione sino a 200 × 50 cm e dello spessore da 1 a 15 cm, nel 1936 era disponibile in 7 tra i diversi stabilimenti dislocati sul territorio nazionale (da Torino a Venezia, da Roma sino a Bari) e nel 1938 addirittura in 15 tra stabilimenti e magazzini.5

E si arriva sino ad oggi, con  Reno Dei Medici che è attualmente il primo produttore di cartoncino patinato a base riciclata in Italia, in Francia e nella Penisola Iberica, e il secondo produttore piu’ grande in Europa. “Gia’ tra i leader in Europa nel settore del cartoncino a base riciclata, Reno De Medici e’ ben posizionata per una crescita continua, dal momento che sempre piu’ aziende hanno deciso di sostituire la plastica con imballaggi sostenibili”, afferma Marc Becker, Senior Partner e co-Lead di Apollo Impact.

    Il gruppo ha chiuso il 2020 con un utile netto piu’ che raddoppiato a 33,6 milioni di euro (+115%) e ricavi netti consolidati a 679,5 milioni. Il margine operativo lordo (Ebitda) a 83,8 milioni (+15,8%). Nel corso dell’anno, il gruppo ha acquisito cartiere in Spagna e si e’ impegnato ad acquistare cartiere nei Paesi Bassi; una volta perfezionata tale acquisizione, le attivita’ del gruppo saranno svolte in tutta Europa e negli Stati Uniti da nove cartiere e cinque centri specializzati nel taglio e nella produzione di fogli.
   Negli ultimi cinque anni il “nostro eccezionale team ha fatto progressi significativi nel far crescere la nostra piattaforma e nell’ottimizzare le nostre attivita’ in tutta Europa”, sostiene Michele Bianchi, ceo del gruppo Reno De Medici.
Ed anche se adesso la fu Saffa è finita addirittura oltreoceano, il legame con Magenta resta intatto e lo resterà per sempre. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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