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Saffa e Novaceta: tutto tace ma la Calati dice che….

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MAGENTA –  Ex Saffa ed ex Novaceta. Due aree strategiche per Magenta e per l’intero territorio.  Dopo mesi di silenzio sul tema, una novità importante c’è. L’arrivo in Comune dell’Architetto Paola Ferri in forza da poco alla ‘macchina comunale’ di Palazzo Formenti, ance se solo per un giorno alla settimana. 

Ad augurarsi che l’ingresso della nuova professionista – che ha una cv di tutto rispetto – possa portare nuovo slancio rispetto al futuro delle due aree dismesse è in primis, Enzo Salvaggio, capogruppo del PD e già Assessore ai Lavori Pubblici e Territorio della precedente Amministrazione. “Noi – ricorda Salvaggio – abbiamo consegnato più di due idee alla città. Tanto che sull’ex Novaceta c’è anche una delibera del 6 aprile scorso. Un modo per rispondere al degrado di questo sito: con 500 posti auto a disposizione dei pendolari e il recupero dell’intera area ex CRAL (che comunque procede grazie al meritorio lavoro di Ri- Parco Bene Comune). 

Naturalmente, Salvaggio non perde l’occasione per lanciare una ‘stilettata’ all’attuale Sindaco: “Non è corretto dire che sulle due aree si sia scelto di non fare nulla: in realtà si è deciso di non parlarne”.  Salvaggio, a mezzo facebook, esterna anche il suo disappunto per il fatto che la Calati non avrebbe accettato il suo ‘passaggio di consegne’ rispetto al futuro delle due aree in questione. “Peccato perché si tratta di una materia che mi ha visto coinvolto per cinque lunghi anni”.

Naturalmente, le parole di Salvaggio hanno provocato delle reazioni, ancorché prevedibili, nella maggioranza. Simone Gelli, vice sindaco e “super assessore” della Giunta Calati ha puntato l’indice sul fatto “che la vecchia Amministrazione ci abbia messo quasi 5 anni per produrre delle idee”. Quanto al Sindaco il clima come presumibile, è ancora da lavori in corso:  “Sulle due aree ho detto più volte che il ridisegno sarà complessivo e che necessitano di un nuovo e approfondito studio” ha ribadito Calati.

Che, però, ha rilanciato per quanto riguarda l’indirizzo politico e ha messo in chiaro un concetto centrale: “I dirigenti (leggasi anche la Ferri ndr) seguono la linea politica, non certo il contrario. Sicuramente hanno il compito di supportare la nuova linea politica, cambiando tutto ciò che è necessario cambiare”. In altre parole, l’ultima parola spetterà alla Giunta. Com’è giusto che sia. L’importante però è decidere.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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