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Dall'archivio:

Robecco, via al recupero dell’ala destra di villa Bassana

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ROBECCO – Il cartello non sarà sfuggito ad interessati e curiosi: è ufficialmente partito il progetto di restauro e recupero dell’ala destra (adibita per anni a cascina ed azienda agricola) di villa Bassana, uno dei principali (e numerosi) gioielli architettonici collocati da secoli lungo l’asta tra Robecco e Cassinetta di Lugagnano.

Da alcuni decenni è stata restaurata l’ala centrale e quella ovest, oggi scisse e composte dalla porzione della villa padronale e da alcuni appartamenti (tutti a destinazione residenziale).

Dopo aver ottenuto tutti i via libera da Soprintendenza ed enti preposti, del progetto si occuperanno i professionisti ed architetti che hanno curato la progettazione ed una nota impresa edile di Magenta, che materialmente realizzerà gli appartamenti (che saranno di pregio).

Si tratta di un ulteriore tassello che andrà ad abbellire l’asta del Naviglio, già impreziosita da palazzo Archinto, villa Gaia, villa Gromo e molte altre.

 

 

Villa Bassana sorge lungo il Naviglio Grande ed è tutelata da vincolo monumentale ai sensi della legge n. 1089/39. La costruzione, detta anche Villa Barbavara di Gravellona, fu edificata sul finire del XVII secolo. La villa fu di proprietà dei Lurani Cernuschi, e fu profondamente ristrutturata nel corso del XIX secolo. Villa Bassana è una solida costruzione risalente alla fine del XVII secolo. La cancellata di ingresso è opera di Ernesto Mainardi, un artigiano locale che impiegò diversi anni per realizzarla riprendendo il motivo della ringhiera del balcone. Oltre il cancello e il giardino è situata la villa caratterizzata da un portico centrale e da una loggia. Attraverso il portico si accede al salone e alla scala per il piano superiore. La scala ha un portale di accesso in ferro battuto e una balaustra in pietra e ferro battuto, tipici esempi di lavorazione lombarda. Da non perdere è la torretta dalla quale è possibile ammirare un bellissimo scorcio del Naviglio e di alcune importanti ville come Villa Archinto e Villa Gromo. Di grande interesse è il salone centrale, per il camino e le specchiere che ne arredano l’ambiente ma soprattutto per il dipinto con sei prospettive del Naviglio nel quale sono rappresentate alcune delle Ville più importanti di Robecco nelle loro sembianze originarie.Il giardino della villa è suddiviso in due parti: la prima compresa tra la facciata della villa e la balaustra in ferro battuto, la seconda sul retro della villa.

Robecco, insomma, si accinge a diventare ancora più bella.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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