― pubblicità ―

Dall'archivio:

Robecco, Tessa Gelisio e Canale 5 puntano le telecamere su villa Gaia

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – Ancora una volta le telecamere hanno puntato i loro obiettivi sulle ville di delizia robecchesi.

Questa mattina, sabato 8 giugno, su Canale 5 è stata mandata in onda la puntata di “In Forma con Starbene”, il programma di salute e benessere in onda da ben 9 edizioni, condotto da Tessa Gelisio con la partecipazione straordinaria del professor Santo Raffaele Mercuri.

Le quattro puntate di questa nuova stagione sono dedicate ai quattro elementi che costituiscono l’universo secondo l’antica filosofia greca: acqua, fuoco, aria, terra.

Il programma della Gelisio ha individuato una bellissima location come Villa Gaia Gandini.

Nei giorni scorsi, del resto, chi passeggiava lungo l’alzaia del Naviglio Grande ha potuto seguire in presa diretta le riprese del programma di Mediaset.

Uno dei gioielli architettonici robecchesi, nella seconda metà dell’Ottocento, fu venduta a Decio Garbini ed in seguito, dallo stesso alla famiglia Gandini tuttora proprietaria. Il portone d’ingresso della Villa, posto su Via Matteotti, si apre da un’esedra ottocentesca con una facciata decorata con bugnato a fasce e trofei del ‘500. Da qui si entra nel cortile principale in stile rinascimentale con portico su tre lati e pareti affrescate con disegni a “grottesche”. Gli interni hanno ampi saloni che rivelano successione di stili ed epoche, sovrastati da sorprendenti soffitti settecenteschi a “passasotto” e decori a grisaglia di Andrea Appiani. Esternamente vi è l’ampio parco verde. Il prospetto che si affaccia sul Naviglio è maestoso nella sua semplice bellezza, con balconcini di ferro battuto e finte cornici architettoniche. Splendida la balaustra settecentesca anch’essa in ferro battuto e pietra molera, unica nel suo genere, un capolavoro d’arte che termina con la scalinata dell’imbarcadero.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi