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Robecco sul Naviglio: “Un bilancio valido per far fronte all’emergenza”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ROBECCO SUL NAVIGLIO –  Il 31 marzo scorso è stato presentato e approvato il bilancio di previsione 2020-2022: “Abbiamo valutato e ritenuto opportuno approvare il bilancio previsionale per permettere agli uffici di operare agevolmente ed in modo più celere, superando il limite dei dodicesimi che la normativa impone durante l’esercizio provvisorio.” (tale vincolo non permette di utilizzare più del dodicesimo a disposizione rispetto all’intera somma prevista per l’anno).
E’ chiaro, o almeno dovrebbe esserlo per chi amministra, che operare con l’intera disponibilità finanziaria prevista a bilancio risulta decisamente più vantaggioso sia per la struttura comunale sia per far fronte alle necessità dei cittadini, in particolare nel periodo di emergenza che stiamo vivendo.
Posticipare di un mese l’approvazione del bilancio per via dell’emergenza sanitaria avrebbe causato esattamente ciò che la minoranza voleva evitare, cioè l’impossibilità di rispondere in modo adeguato e tempestivo ai bisogni dei nostri cittadini. Inoltre, alcune possibilità di margine di manovra finanziaria, messe a disposizione degli
enti locali dagli stessi DPCM Covid-19, prevedevano proprio come presupposto l’approvazione del bilancio di previsione.

Vale la pena ricordare che lo stato di emergenza, nella Delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, è stato dichiarato fino al 31.07.2020 e possiamo ben immaginare che gli strascichi di questa situazione li vedremo anche oltre; pertanto rinviare il bilancio di un mese per meglio valutare gli interventi di sostegno e rispondere ai
bisogni emergenti avrebbe significato solamente ritardare gli interventi di sostegno e le risposte ai bisogni della comunità.
Abbiamo infatti spiegato, in apertura e chiusura di consiglio comunale, che esiste, tra i diversi principi contabili previsti dalla normativa in materia di bilancio degli enti locali, un principio cosiddetto di flessibilità il quale prevede che i documenti contabili di programmazione e previsione non debbano essere interpretati come immodificabili, onde evitare la rigidità nella gestione. Il principio è volto a fronteggiare gli effetti derivanti da eventuali circostanze imprevedibili e straordinarie, che si possono  manifestare durante la gestione, in grado di modificare i valori contabili approvati dagli organi di governo.
In tal senso anche i DPCM Covid-19 hanno sottolineato la possibilità per i Comuni di intervenire con le variazioni che di volta in volta e con il passare del tempo si rendono necessarie alla gestione dell’emergenza.
Quindi, perché non approvare un bilancio costruito in modo puntuale con i Responsabili di servizio, nel pieno rispetto dei termini di deposito e di comunicazione ai consiglieri, di ricezione del parere del revisore dei conti e di trasmissione dell’intera documentazione?
Non dovremmo poi essere noi a ricordare alla minoranza che è nel loro pieno diritto presentare emendamenti al bilancio; se ritenevano questo documento inadeguato avrebbero potuto intervenire in modo propositivo e presentare formale richiesta di modifica. Di fatto, nulla è pervenuto.
L’opposizione non mascheri la propria incompetenza dietro fragili accuse. C’erano tempi, strumenti e modalità ma non è stata in grado di usarli. In questo particolare e delicato momento in cui tutti siamo chiamati a fare una parte, gli amministratori in primis, ci aspettiamo collaborazione per il bene dell’intera comunità; i cittadini di Robecco meritano risposte vere e non sterili polemiche.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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