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Robecco sul Naviglio: stabilimento Ametek addio, lavoratori pendolari fino a Peschiera

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ROBECCO SUL NAVIGLIO –  Addio Ametek a Robecco sul Naviglio. Entro il 7 gennaio, anche se la data è solo indicativa, verrà completato il trasferimento del comparto della frazione di Castellazzo de’ Barzi a Peschiera dove è già stato inaugurato il nuovo stabilimento della multinazionale su una superficie di 7.500 metri quadrati. La notizia del trasferimento del personale robecchese in altra sede era cominciata a circolare nel mese di aprile del 2017 con grande apprensione da parte dei lavoratori, tutti residenti tra magentino e abbiatense.

Ben 111 persone erano coinvolte in questo maxi trasloco. Qualcuno cominciò a dire: “Meglio uno spostamento di sede che la chiusura definitiva”. Sicuramente sempre meglio dover fare un’ora di viaggio in andata e altrettanto al ritorno che ritrovarsi disoccupati. Alla comunicazione del trasferimento su 111 lavoratori, una trentina hanno manifestato immediatamente il loro dissenso. L’azienda è venuta incontro a chi era prossimo alla pensione e a chi proprio non se la sentiva di affrontare quotidianamente il viaggio. Nel frattempo è stato dismesso un ramo d’azienda e così il reparto tranciatura è stato chiuso. Oggi il trasloco è stato quasi del tutto ultimato e riguarda 70 dipendenti di Robecco sul Naviglio, la maggior parte dei quali è diventata pendolare dal magentino a Peschiera. L’azienda, per ridurre al massimo i disagi, ha messo a disposizione una navetta distribuita su tre turni quotidiani. Una scelta strategica per Ametek Italia che ha scelto Peschiera per la sua centralità rispetto a Robecco sul Naviglio e all’altra sede di Ripalta Cremasca.

Si farà tutto a Peschiera, quindi. Mentre, in precedenza, a Robecco venivano gestite le attività di realizzazione di motori elettrici per elettrodomestici, dai frullatori, ai phon e quant’altro. “L’unificazione dei processi favorirà la creazione di nuove sinergie”, ha detto durante il taglio del nastro a Peschiera Uwe Lorenz, l’AD di Ametek. Alla base di tutto sembrano esserci strategie di mercato, di fronte alle quali ben poco si può fare. “Il nuovo stabilimento sarà pronto a rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale – dicono i vertici dell’azienda – portando sul mercato prodotti eccellenti in modo rapido e con successo”.

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