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Robecco sul Naviglio, parla la fondazione Ca’ Granda: “La cascina Barcelletta verrà presto recuperata”

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ROBECCO SUL NAVIGLIO La cascina Barcelletta a Casterno di Robecco sul Naviglio sarà recuperata. Ne avevamo parlato l’altro giorno scoprendola quasi per caso, un po’ nascosta lungo il sentiero sterrato a poche centinaia di metri dalla ben nota Barcella. Un rudere di fatto abbandonato con rifiuti in quantità che stona in maniera dirompente rispetto all’ambiente circostante tra campagne e rogge. Ebbene, quel rudere ricettacolo di rifiuti, tornerà ad essere quello che deve essere, una cascina rurale.
A dirlo è Achille Lanzarini, Direttore Generale e Operativo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, gestore del patrimonio rurale del Policlinico che comprende anche la cascina Barcelletta di Casterno. Lo stesso Lanzarini spiega che la situazione di degrado è continuata per anni a causa di un contenzioso legale con il precedente affittuario che ha portato a due gradi di giudizio conclusisi con la vittoria della fondazione Ca’ Granda. “Dapprima abbiamo ottenuto i terreni e, successivamente, il possesso dei fabbricati – ha spiegato – I tempi, purtroppo, sono stati lunghissimi. Ora abbiamo individuato un nuovo affittuario con il quale stiamo studiando un progetto di rigenerazione per la Barcelletta. Noi ci sentiamo vittime di questa situazione e desideriamo fortemente che quel bene venga recuperato. Dopo anni, finalmente, questo è possibile”.

Sono circa 8.400 gli ettari della Ca’ Granda situati nelle aree pianeggianti e fertili a sud di Milano, tra il Ticino e l’Adda, conservati sin dal 1456. Un patrimonio indispensabile per l’agricoltura lombarda. “La nostra intenzione è di valorizzare i beni rurali e non certo quella di abbandonarli – conclude – la Barcelletta tornerà a riprendersi il suo ruolo di cascina”.

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