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Robecco sul Naviglio, Da Lucrezia: l’Alfredo è tornato e ci crede più di prima

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ROBECCO SUL NAVIGLIO –  Ripartire da zero (ma non proprio in questo caso….) con la stessa passione e l’entusiasmo di quarant’anni fa, oppure, cogliere l’occasione per concedersi un meritato riposo. Ma Alfredo Oggioni, che conosciamo ormai da un discreto numero di anni, non ci sta a stare fermo e passare la mano. E’ il caso di dire che è uno di quelli per cui il lavoro è la sua passione quotidiana. La ristorazione ce l’ha nel sangue, il rapporto con le persone, il sapersi sempre rimettere in gioco, confrontandosi con nuove sfide e nuovi obiettivi da cogliere. E seppur quella del Covid è stata ed è tutt’ora una mazzata per molti nostri imprenditori locali, l’Alfredo si è rimboccato le maniche ed è ripartito. “L’ho detto chiaramente ai miei ragazzi (come li chiama in modo affettuoso) – spiega a Ticino Notizie – la situazione dopo tre mesi e rotti di fermo era durissima. Ma siamo tutti sulla stessa barca e l’unica cosa che conta è guardare avanti”. Già, quella prospettiva, quello spirito un po’ visionario nel fare il ristoratore che all’Alfredo non è mai mancato. Così nonostante le difficoltà, il distanziamento sociale, le regole ferree da rispettare per poter pranzare in sicurezza, il ristorante Lucrezia nella stupenda location di Palazzo Archinto da qualche settimana a questa parte è ripartito. E  i risultati si vedono.

“Per me – dichiara Oggioni – la vera priorità è poter lavorare in sicurezza. La sicurezza dei miei collaboratori e quella dei miei clienti viene prima di tutto”. D’altronde, la posizione aiuta e non poco, con la possibilità di pranzare o cenare open air sfruttando gli ampi spazi che il giardino del palazzo secentesco mette a disposizione.

“Certo – prosegue Oggioni – non dobbiamo fare paragoni con il passato. Questo l’ho detto chiaro alla mia squadra deve essere un po’ come l’anno zero per noi. Guardarsi indietro non ha senso. Il Covid per attività di ristorazione come la nostra ha tracciato una netta cesura con il passato. C’è una nuova economia che dobbiamo costruire, ognuno per quanto gli compete, e con un approccio totalmente diverso al precedente”.

In Alfredo e nei suoi ragazzi questo spirito, questa voglia di rivalsa li abbiamo colti eccome. “Certo non è un percorso agevole – aggiunge lo storico ristoratore – però giorno dopo giorno la fiducia aumenta. La gente ha bisogno di socialità, ha bisogno di ritrovare il gusto dello stare insieme, del parlarsi davanti ad una bella tagliata o ad un risotto….. La ristorazione in primis è questo”.

Così giorno dopo giorno, la Lucrezia del ‘post Covid’ sta tornando. A pranzo e cena dal GIOVEDI’ ALLA DOMENICA con un menù che accosta alla cucina tipica lombarda, le crudités ideali per questa stagione, nonché un vasto assortimento di pesce e tanto altro ancora. Il ristorante Lucrezia vi aspetta tutta estate a LUGLIO E AGOSTO compreso.  Il posto ideale anche per un banchetto o una ricorrenza. Questo chi conosce Alfredo Oggioni lo sa benissimo, e diventa quasi inutile ricordarlo. Quello che è invece è importante una volta di più sottolineare è la passione che qui diventa mestiere. Privilegio non per tutti e che ti permette di superare anche gli ostacoli più difficili. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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