ROBECCO SUL NAVIGLIO È impossibile trovare le parole per salutare un’amica che ci lascia per sempre. Tutto sembra diventare inutile. Ogni frase è fuori posto e, per certi versi, rischia di sembrare dannosa. Questa sera gli amici di Valentina Caso si sono ritrovati sul luogo dove è avvenuto il maledetto incidente a Robecco sul Naviglio. Chi le ha portato un fiore, chi le ha lasciato una frase, chi ha recitato una preghiera. Gli amici del running e del triathlon le sue passioni degli ultimi anni. Dapprima con la Urban Runners di Milano e adesso con il Tapascione Running Team.
“Vi chiedo solo una cosa – ha detto il presidente del Tapascione Running Team con la voce rotta dalle lacrime – ogni volta che passerete da quel punto, di corsa, in bicicletta o semplicemente mentre farete una passeggiata, pensate alla nostra Vale”. La voce rotta dall’emozione, la voglia di ricordarla per quello che era. Una ragazza con tanta voglia di vivere e di pensare al futuro. Sempre e solo con il sorriso. Paolo De Rossi della sezione Triathlon è quello che l’ha vista muovere i primi passi in una disciplina durissima, ma che lei amava immensamente. Valentina è morta facendo quello che le piaceva fare. Perché correre vuol dire vivere, anzi è la massima espressione della vita. C’era chi diceva che correre è vivere, mentre tutto il resto non è che aspettare.
Raccogliamo l’invito del presidente del Tapascione Running Team. Penseremo sempre a Valentina ogni qual volta passeremo da quello stramaledetto angolo. Di corsa, in bicicletta o mentre faremo una passeggiata. Lo faremo per sempre. Perché solo quando non penseremo più vorrà dire che l’avremo dimenticata. Per sempre.