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Robecco, le opposizioni in coro: ‘Esenzione Irpef e fondi tensostruttura, così non va’

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – Martedì sera si è svolto- in videoconferenza- il Consiglio comunale di Robecco.

Tra i diversi provvedimenti adottati sono due quelli su cui si è concentrato il ‘fuoco’ delle opposizioni, che non hanno affatto gradito la riduzione delle esenzioni Irpef (che comporteranno un aumento di spesa per i redditi bassi) e gli ulteriori fondi stanziati per la tensostruttura.

S’alza per primo il lamento di Esserci Robecco, che nel fare il resoconto della seduta afferma che “in un momento così difficile per tutti, lavoratori dipendenti, pensionati e commercianti, l’amministrazione ha voluto approvare la modifica dell’addizionale comunale, portando la fascia esente per reddito da 13.000 a 8000 € , sempre applicando la già esistente aliquota massima di 0,8; con questa decisione il sindaco, la sua giunta e i suoi consiglieri sono responsabili di avere di fatto messo le mani in tasca alle persone più fragili ed economicamente in difficoltà; questa presa di posizione è inaccettabile soprattutto in un contesto come quello attuale dove TUTTI siamo in difficoltà. Questa decisione è l’espressione della lontananza, se non addirittura del menefreghismo dell’amministrazione rispetto ai cittadini, che ora fa seguire alle false promesse elettorali un aumento, di fatto, delle tasse”.

Robecco Futura, capeggiata da Francesco Caruso, dice dal canto suo che  “decisa è stata la nostra contrarietà alla variazione della fascia di esenzione dell’addizionale IRPEF portata dagli attuali 13000 € a 8000 € mantenendo sempre l’aliquota di tassazione allo 0,8%. Questa variazione andrà a colpire, ovviamente, le fasce di reddito più basse fino ad ora esentate e va in controtendenza con quanto fatto dal governo centrale che sta immettendo fondi da distribuire alle fasce più deboli”.

Il secondo tema condiviso è stato quello relativo alla tensostruttura di via san Giovanni-villa Terzaghi.

“Torna in auge la tensostruttura che richiede ulteriori investimenti per 19.000€. Per venire a capo definitivamente della situazione e chiarire quanto ancora costerà il suo completamento, abbiamo chiesto al sindaco di preparare un documento che riassuma i costi diretti e indiretti sostenuti ad oggi e quali sono ancora le opere da realizzare per considerare finalmente concluso il progetto.
Ovviamente nel documento sarà incluso anche il costo previsto per la manutenzione annuale del manufatto”, attacca Robecco Futura.

Mentre ‘Esserci’ sottolinea che “un altro punto che ci indigna è che, ancora una volta, l’amministrazione ha stanziato altri soldi (19.394 €) per la tensostruttura, impianto che avrebbe dovuto essere già definitivamente concluso. Considerata l’incerta e modesta entrata prevista per l’anno 2020 di 2500 € chiediamo al sindaco Barni: quanto ancora ci costerà la sua opera “incompiuta”?
Per ultimo segnaliamo che il bilancio previsionale 2020 è stato realizzato dall’amministrazione senza tenere conto delle possibili conseguenze di tipo economico e sociale che avrebbe avuto il covid 19, vista l’assenza di misure e aiuti per i cittadini nell’affrontare questo periodo. Vi sono inoltre ormai tante voci che risultano impossibili da realizzare, come le entrate previste per i matrimoni (26.000 €) o i permessi di costruzione (100.000 €)”.

 

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