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Robecco Futura: ‘Dobbiamo aspirare a essere il Parco di Milano’

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ROBECCO – Sembra che una delle cause che ha prodotto il virus Covid19, sia da addebitare all’inquinamento atmosferico ed alla ribellione della natura che ha voluto vendicarsi con l’uomo per il continuo maltrattamento che da anni perpetra nei suoi confronti. Certo non abbiamo prove di ciò e forse fantastichiamo ma, anche se il tema “ambiente” e il clima sono passati in questo periodo in secondo ordine, noi di Robecco Futura, non dimentichiamo e continuiamo a fare proposte, ai nostri cittadini e amministratori, affinché non abbassino la guardia e, cosa più importante, utilizzino questo tempo di riflessione per guardare al dopo.

Ebbene, se guardiamo la mappa della Città Metropolitana, vediamo come il nostro ambito territoriale, Magentino-Abbiatense, sia ancora il più grande polmone di cui la grande Città di Milano dispone (e parlare di polmoni in questo momento non è certamente superfluo). Allora quale deve essere la vocazione del nostro ambito per il futuro? Perché non proporre alla Città Metropolitana che il nostro ambito diventi il PARCO, non più di Milano ma della Città Metropolitana Inteso naturalmente in senso virtuale? Per carità non creiamo nuove strutture burocratiche, abbiamo già il Parco del Ticino e il Parco Sud. Il nostro ambito Magentino-Abbiatense, nella testa dei cittadini, dei lavoratori, dei turisti, di chi viene a Milano, deve essere implicitamente, autenticamente e naturalmente considerato come il grande Parco della Città Metropolitana a cui, certamente, la Grande Città fornirà risorse umane e materiali. Del resto, occorre che cominciamo a ragionare non più in termini Milanocentrici ma in termini solidali, sennò perché è stata creata la Città Metropolitana? A che serve? A sostituire la Provincia? No certamente; essa è nata perché le persone che ci vivono dentro possano avere le stesse opportunità di crescita e di sviluppo, perché il “piccolo è bello” abbiamo visto avere grossi limiti, perché ciascuno ci possa mettere e “vendere” (non svendere) quello che ha con la stessa pari dignità e possibilità di tutti gli altri componenti. E’, in forma naturalmente e giuridicamente diversa, lo stesso concetto di Europa; è nata ma deve ancora diventare grande. Così è per la nostra Città Metropolitana. Ma a chi tocca farla crescere?

Questo concetto deve però, prima di tutto, essere assorbito dai nostri Sindaci del Magentino-Abbiatense, delle nostre Amministrazioni Comunali che devono innanzi tutto crederci e poi presentare un progetto alla Città Metropolitana cui il Sindaco Sala ne è il Presidente. Del resto, tutti i grandi progetti e le conquiste, sono e verranno sempre dal basso, dalla volontà, dall’intelligenza e dalla sensibilità della classe politica che si trova ora a gestire un nuovo futuro che non può più essere come il passato ma proiettato alla salvaguardia ed al rilancio del territorio in termini nuovi e soprattutto in armonia con il creato. I privati, le attività produttive, gli agricoltori in particolare faranno il resto sapendo però già da ora, una volta discussa e concordata, la strada che dovranno imboccare, per il futuro delle loro attività deve necessariamente sposare il benessere di tutti gli altri cittadini.

Robecco, per la sua posizione e la sua storia, si trova nel centro di questo grande progetto e deve essere, secondo noi il paese più interessato per spingere e far decollare questa proposta che sicuramente porteremo all’attenzione del nostro Consiglio Comunale e ai cittadini, non disdegnando una proposta di legge sottoscritta dai cittadini stessi. La Politica, non può permettersi di abiurare al suo ruolo che è quello soprattutto di guardare avanti, innovare, far girare un’economia sana e solidale che tenga conto di tutti ma con il contributo di tutti.

Non è il tempo di rimanere fermi; chi lo fa, non solo non fa nulla, ma rimane indietro. Del resto “il miglior modo per costruirsi un futuro è inventarselo”.

ROBECCO FUTURA

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