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Dall'archivio:

Robecco e semaforo: scelta legittima, situazione insostenibile. Una giornata di ordinaria follia

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – Per la prima volta nella sua storia, o dacché esiste la locomozione e il trasporto su quattro ruote, Robecco sul Naviglio ha vissuto oggi (e sta vivendo tuttora, attorno alle otto della sera) una situazione senza precedenti. Ossia, un lungo, ininterrotto, rassegnato, continuo serpentone di auto. Da Magenta verso Abbiategrasso, da Abbiategrasso verso Magenta ancora di più, i tempi di percorrenza si sono oggi dilatati a dismisura.

Alle 18 di oggi ci volevano 25 minuti per percorrere il chilometro che separa la ex Gaggia da piazza XXI Luglio. Analogo tempo richiesto per coprire la distanza tra Iper di Magenta e ponte carraio.

50 minuti stamani, e più o meno lo stesso questa sera, per far transitare un bus di linea tra Bià e Magenta. Tempi dilatati, ritardi a scuola, sul lavoro, proteste, commercianti (alcuni) parecchio contrariati, residenti beffati due volte: dal traffico che da anni attanaglia il paese e per l’essere due volte vittime, con una situazione che di fatto penalizza anche chi a Robecco ci vive, e non ci passa soltanto 2 volte al giorno.

Questa mattina il sindaco Fortunata Barni era sul ponte carraio a monitorare la situazione. L’esigenze di tutela dei propri cittadini, e di messa in sicurezza di un passaggio delicato dove solo pochi giorni fa si è verificato l’ennesimo incidente (una donna investita sulle strisce, per fortuna senza gravi conseguenze), è certamente legittima se messa alla base di un provvedimento così radicale come l’attivazione del semaforo sul ponte carraio della ss 526, introducendo così un senso unico alternato (abbinato alla contemporanea chiusura di strada cascina Tangola, ulteriore ostacolo invalicabile).

Ma esiste, nella gerarchia degli interessi legittimi, anche un’esigenza comune e generale che travalica quelli locali. Ospedali, scuole, imprese, ambulanti, studenti, professionisti, lavoratori, un intero comparto territoriale preso in ostaggio e di fatto impedito nella sua libertà di movimento pesa di più. Pesa più di una decisione se vogliamo legittima e anche coraggiosa, e pesa meno solo di un’altra evidente ancorché spiacevole realtà: leggiamo sui social dei generici ‘perché Robecco non ha voluto risolvere il suo problema stradale?’. Perché c’è  sempre stato qualcuno a dire NO, a parteggiare egoisticamente per il NO, curando interessi particolari a scapito di quello generale.

E nei prossimi giorni rinfrescheremo la memoria a tutti questi smemorati.

Nel mentre, di notte a qualcuno potrebbe anche venire l’idea di mettere ko il semaforo (a noi risulta che la videosorveglianza, a Robecco, non sia in funzione), ci saranno certamente delle dure reazioni politiche e infine qualcuno potrebbe sollecitare il Prefetto a porre rimedio ad uno stato di disagio ‘veicolare’ che- tocca ribadirlo, piaccia o no- NON è sostenibile. Neppure nel breve periodo. Certo, come abbiamo scritto nei giorni scorsi speriamo che qualcuno costretto a passare 20 o 30 minuti per coprire meno di un chilometro abbia pensato quanto conta l’incapacità della politica di assumere decisioni. Fare, decidere, rischiare: prima che qualcuno la uccidesse a colpi di demagogia, c’era una Politica che sapeva farlo. Ma a Robecco, purtroppo, non s’è mai vista neppure timidamente in azione. E il conto presentato oggi (spiace citare noi stessi) era così salato per via dei decenni di NON capacità decisionale.

E domani? Domani si ricomincia, tutti in coda sin dalla mattina presto.. E per tutto il giorno.

Fabrizio Provera

ps come immagine di questo pezzo mettiamo una delle decine di vignette a ‘tema’ comparse oggi sui gruppi Facebook più letti, che hanno adottato tutti insieme la medesima immagine. A centinaia, oggi, hanno usato i social per esprimere tutto il loro disappunto..

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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