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Robecco: addio a Sandro Bertolini, il sindaco (già) comunista che vinse dopo decenni di egemonia Dc

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ROBECCO – E’ morto ‘il Sindaco’, come ha voluto fosse scritto sugli annunci mortuari affissi sui muri del paese che resse da sindaco, dal 1995 al 1999, dopo che molti anni prima (erano i Settanta) fu consigliere comunale del Partito Comunista.

Sandro Bertolini aveva 85 anni e viveva ad Abbiategrasso da diverso tempo, dove combatteva con tenacia e carattere (era un uomo ‘con un carattere’, come si suol dire) contro un tumore.

Era assistito con la consueta dedizione e professionalità dall’Hospice di Abbiategrasso (a cui i familiari hanno chiesto di devolvere offerte in sua memoria), ed aveva raccontato la sua malattia (in epoca di Covid) nei mesi passati.

Bertolini vinse le elezioni nella primavera 1995, a capo della lista civica Insieme per Robecco, scalzando dopo quasi mezzo secolo l’egemonia della Democrazia Cristiana, dopo i 19 anni di Beniamino Merlo. Contro di lui l’allora centrodestra candidò l’ingegner Horst Bruckner, di Casterno. Ma Bertolini, affiancato da Dario Tonetti, Sandro Terraneo, Peppino Trezzi e dall’attuale vicesindaco Enzo Barenghi, riuscì a prevalere, compiendo una di quelle imprese che in politica assume il nome di ‘ribaltone storico’.

Bertolini fece una scelta per i tempi coraggiosa ma divisiva, la cosiddetta mini circonvallazione, per togliere parte del traffico dalla piazza e dal centro di Robecco. Fu una scelta che non  pagò, tanto che nel 1999 Beniamino Merlo si ricandidò e rivinse nettamente.

Eppure, a distanza di oltre 20 anni, difficile non ammettere che quella scelta fu giusta. Sotto la sua Amministrazione fu inoltre definito e approvato il piano di Borgo Archinto, lottizzazione assai discussa in riva al Naviglio, che consentì di recuperare (e consegnare ai cittadini) l’omonimo palazzo ed il bellissimo parco lungo il canale.

Si scontrò anche con alcuni dei poteri ‘forti’ radicati in paese, ed ebbe come risposta una campagna sottotraccia (di carattere personale) che fu davvero vergognosa. Qualcuno dovrà pur ricordarlo. Era stato un dirigente nel settore della farmaceutica, negli anni a venire si avvicinò anche alla lista di Arcangelo Ceretti ad Abbiategrasso. Uomo deciso, ironico, caparbio, capace di una sua eleganza.

La salma riposa alla casa funeraria di via San Giovanni, dove lo si potrà salutare domani, 1 novembre. Proprio alla vigilia del giorno in cui si commemorano i defunti.

Era un uomo, Sandro Bertolini. Cosa (tutt’altro che) da poco.

F.P.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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