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Robecco/1, ‘la maggioranza calpesta le opposizioni’

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ROBECCO SUL NAVIGLIO – Il recente Consiglio Comunale è stato caratterizzato, tra l’altro, da una vivace discussione sulla mozione presentata dai gruppi di opposizione Robecco Futura e Robecco e Frazioni in cui veniva chiesto che le forze politiche, presenti in Consiglio, avessero la possibilità di comunicare con la cittadinanza attraverso dei canali ufficiali per via telematica o con altre modalità da valutare e non con singole soluzioni come avviene oggi. Proponevamo un gruppo Facebook dove fossero contemporaneamente presenti ma in pagine separate sia l’amministrazione, per le comunicazioni ufficiali, sia i gruppi consigliari, di maggioranza e opposizione, per le comunicazioni di carattere politico. Tale sito o gruppo avrebbe dovuto essere ufficializzato sia dall’insegna del comune sia da una opportuna delibera comunale.

Tale richiesta l’avevamo già formulata in data 5 maggio in via formale con una lettera indirizzata al Sindaco e della quale non avevamo ricevuto risposta, cosa che non è né corretta, istituzionalmente, né fonte di educazione e rispetto.

In Facebook vi è già una pagina istituzionale del comune da cui il Sindaco emette le sue comunicazioni (molto utile durante la recente crisi) che, essendo istituzionale, dovrebbe essere riservata alle comunicazioni dell’amministrazione e preclusa a valutazioni e proclami di carattere politico. 

Così non è stato nel caso di un comunicato sulla vicenda dell’assegnazione dell’ambulatorio di Castellazzo, dove Sindaco e Giunta hanno preso invece posizione politica infrangendo le comuni regole istituzionali attaccando politicamente l’opposizione e inoltre il comunicato portava anche la firma dei consiglieri di maggioranza a cui dovrebbe essere precluso l’accesso alle pagine istituzionali dedicate all’amministrazione.

Tornando all’oggetto della mozione, riteniamo che il succitato gruppo FB si potrebbe facilmente ampliare aggiungendo delle pagine riservate ai gruppi consigliari dove ogni rappresentanza possa esprime le proprie valutazioni politiche in un ambiente sicuro, oppure crearne uno nuovo da mettere a disposizione dei gruppi politici presenti in consiglio. In questo modo, tutti i documenti pubblicati saranno conservati e facilmente rintracciabili anche a distanza di tempo. Oggi, volessimo rintracciare un documento pubblicato sui social mesi addietro da un gruppo consigliare, andremmo incontro ad una difficile se non impossibile impresa.

Si tratterebbe quindi di trasformare in linguaggio informatico ciò che il comune di Corbetta ha emesso in forma cartacea (La voce di Corbetta) o che Robecco negli scorsi anni pubblicava sotto forma di volantino col titolo di “Informatore Comunale”. Tra l’altro, dobbiamo tenere presente che non tutti i cittadini sono dotati di apparecchiatura informatica e perciò potrebbero essere tagliati fuori dalla normale informazione istituzionale e, soprattutto, da quel contraddittorio politico che è il succo della democrazia. E’ vero che il supporto cartaceo avrebbe un costo, ma è anche vero che ad es. a Corbetta questo è in parte supportato dalla pubblicità. Effettuare qualche verifica da parte della giunta prima di dire “NO!” sarebbe quanto meno auspicabile. Ricordiamo che nella passata legislatura il Sindaco si avvaleva di una persona dedita alla comunicazione profumatamente pagata con euro 9.000 annui!

La risposta della maggioranza consigliare di Esserci Robecco Sempre, per bocca del capogruppo, ha respinto la nostra proposta con argomentazioni a dir poco futili, che poco avevano a che fare con la nostra richiesta. Com’è possibile che venga respinta una proposta di ampliamento della democrazia? Com’è possibile che un gruppo di giovani presenti in consiglio non senta l’esigenza di confrontarsi, di mettersi in discussione, di sentire altri pareri? Com’è possibile che assessori, che dai banchi dell’opposizione hanno portato avanti battaglie, per anni, per avere spazi di confronto istituzionali, ora rigettino questo strumento senza fiatare e senza uno scatto d’orgoglio politico? Ma la nostra richiesta, signori, è proprio fuori dal mondo? Eppure, anche negli anni passati, era una prassi consolidata. Ora è diventata un NIET. E questo, lasciatecelo dire, è preoccupante, e segna uno dei punti più bassi che le istituzioni robecchesi abbiamo toccato negli ultimi anni.

Chiediamo ai consiglieri di maggioranza, al Sindaco, agli assessori, di rivedere la propria posizione, perché’ retrograda, poco lungimirante che soprattutto mortifica la democrazia partecipata di cui la maggioranza si riempie spesso la bocca.

Da parte nostra non demorderemo perché’ riteniamo, al di là delle posizioni politiche che questo è un nostro diritto e non vogliamo che sia negato o calpestato da chiunque. Si ricordino i consiglieri di maggioranza che un domani potranno essere minoranza e che solo questo dovrebbe bastare per ripensarci e assecondare la nostra richiesta.

In conclusione ci teniamo a precisare che ROBECCO FUTURA è già presente nel web a questi indirizzi:

https://robeccofutura.blogspot.com/”   e “https://www.facebook.com/RobeccoFutura/

per cui la nostra è solo una richiesta di democrazia partecipata perché riteniamo che debba essere il comune, in primis, a far si che tutte le parti rappresentate in consiglio abbiano le stesse possibilità di informare i cittadini del loro operato e non come è stato affermato dal massimo rappresentante della maggioranza, riassumendo, “ognuno faccia per se”. Nella recente storia politica nazionale e con i dovuti distinguo, è risultato evidente come mezzi e professionalità a disposizione possano incidere nella storia politica di un paese.

ROBECCO FUTURA

 

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