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Ristoratori/1, delegazione incontra il Prefetto di Milano

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MILANO – Mobilitazione di gestori di bar e ristoranti e pub a Milano contro le nuove restrizioni del Dpcm per contenere il covid. Una delegazione ha incontrato il prefetto.

“No tasse, più aiuti concreti”, è una delle richieste scritte negli striscioni esposti a Milano dai commercianti che hanno manifestato ieri pomeriggio sotto la sede della Città Metropolitana di Milano vicino alla Prefettura, per manifestare l’allarme e le richieste di ristoranti, bar e locali colpiti dalle restrizioni anti pandemia previste nell’ultimo Decreto.
Le categorie economiche chiedono di rivedere le misure disposte per contenere la seconda ondata del virus, in una protesta trasversale ai vari settori del pubblico esercizio contro la chiusura dei locali alle 18 e il coprifuoco.
Fra i promotori della protesta Alfredo Zini, ristoratore, che dopo l’incontro col Prefetto di Milano ha dichiarato che è stato “un incontro costruttivo che ha evidenziato come i provvedimenti assunti siano penalizzanti per la categoria dei pubblici esercizi in generale in quanto tra la chiusura alle ore 18 e il coprifuoco alle 23 dell’ordinanza di Regione Lombardia ci saranno 5 ore dove si potrà acquistare e consumare nelle piazze, parchi e luoghi all’aperto, la necessità di dare contributi agli imprenditori non a pioggia, ma tenendo conto delle perdite di fatturato dei singoli, moratoria delle legge Bersani e la sempre più difficoltà dell’accesso al credito di molti imprenditori che naturalmente si potrebbero rivolgere a finanziatori privati di indubbia provenienza”.
 “Infine – sottolinea Zini- la preoccupazione è sul pagamento di tasse, tributi e costi per energia che fino a questo momento non sono stati ridotti in maniera consistente”.

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