― pubblicità ―

Dall'archivio:

Ristoranti/3, caro Draghi così non va. La Fipe: ci voleva più coraggio

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

“Ci saremmo aspettati più coraggio”. Ad affermarlo, in un’intervista a ‘La Stampa’, è Roberto Calugi, direttore generale della Fipe-Confcommercio che rappresenta titolari di bar e ristoranti. La riapertura annunciata dal Governo “certamente va nella direzione giusta. È ottima la decisione di permettere di lavorare anche la sera. Ci preoccupa, invece, la scelta che il pranzo sia inibito ai locali che non hanno spazio all’aperto perché crea una discriminazione interna e un’ingiusta distinzione tra chi potrà riaprire e chi invece resterà in lockdown”.

“Apprezziamo il segnale che sta a indicare la voglia di ripartire, speravamo in un po’ di coraggio in più, magari limitando al pranzo le aperture ma lasciando la possibilità di lavorare anche a chi non ha spazi all’aperto, insomma le regole dell’attuale zona gialla”, aggiunge Calugi.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi