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Dall'archivio:

Rinascimento poetico dona i propri versi ad Albairate

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ALBAIRATE  Il movimento ‘Rinascimento poetico’ ha offerto al Comune di Albairate una poesia, nell’ambito del progetto “La poesia al centro del mondo – doniamo versi alla tua città”.

Nell’ottica della positività e dell’ottimismo di cui oggi c’è particolare bisogno Rinascimento poetico sta divulgando poesie in tutta Italia, appoggiandosi a quei Comuni che hanno la sensibilità di dare spazio alla poesia. “La poesia può salvare il mondo” dice il fondatore di Rinascimento poetico, il poeta Paolo Gambi.

A dedicare i versi ad Albairate è il giovane poeta abbiatense Riccardo Magni, referente di Rinascimento Poetico per la Lombardia e già autore di ‘Humanitas’, la sua prima raccolta edita nel 2020.

maria cristina trezzi

Rinascimento poetico è un movimento spontaneo, inclusivo, apartitico. È presente su tutto il territorio italiano e in alcuni paesi esteri. Il suo scopo è divulgare poesia come strumento di conoscenza e di crescita personale e civile. Oltre a promuovere poesia e poeti online, organizza eventi dal vivo in tutte le regioni italiane. Hanno parlato di Rinascimento poetico quasi tutte le principali realtà poetiche italiane, oltre a media generalisti, fra cui Rai1.

“Non poteva mancare la nostra adesione a questa pregevole iniziativa, da cui scaturiranno certamente nuove occasioni di incontri e di arricchimento della nostra proposta culturale” – nota l’Assessore alla Cultura, Maria Cristina Trezzi (in foto), che esprime la propria gratitudine al movimento per la poesia dedicata ad Albairate.

“l versi di Riccardo Magni sono un graditissimo omaggio al nostro paese, colto nella sua semplicità e bellezza”.

‘Ad Albairate’
E ci è rimasto negli occhi
l’oro dei campi di grano,
il sapore di una pioggia estiva
caduta sui tetti, le foglie
e le strade. C’è una musica
antica che dalla piazza
suona la propria melodia;
parole d’attori e poeti
alla ricerca della vita
avvolgono nelle sere di giugno
il campanile e le stelle.
Ci vedremo in biblioteca
domani; oppure nella corte
del museo per parlare
del futuro che ci attende,
nutrendoci così del sole
che non si arrende
alla fine della terra.
E queste cicale che cantano
dai platani e i pioppi
sono l’armonica onda
che ogni giorno conduce
il cuore tra queste vie,
per scoprire l’essenza
dei giorni, il dolcissimo
principio di mille poesie”

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