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Riky Grittini e Alessio Zanzottera: ritratto dei ‘giovani turchi’ della Lega con il futuro politico di Abbiategrasso tra le mani

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ABBIATEGRASSO – E’ bene premettere, per onestà e rispetto verso il lettore, che nei confronti di Riccardo Grittini, classe 1991, neo commissario della sezione di Abbiategrasso della Lega che prima di Natale ha congelato la presenza del Carroccio in seno alla giunta di Cesare Nai chi scrive coltiva un’amicizia lunga e solida, che me lo fa considerare una sorta di fratello minore (essendo un classe 1973, la diffferenza c’è eccome).

Fui l’unico giornalista a difendere senza remore Riccardo durante, dopo e al compimento finale (piena assoluzione nelle aule di Tribunale) il cosiddett caso Boateng, su cui è bene stendere un velo di pietosa vergogna pensando ai manettari e a tutti quanti hanno speculato su un ragazzo allora 22enne.

Vi parleremo invece di lui e di Alessio Zanzottera, vice segretario della Provincia Ticino della Lega che, dopo le traversie giudiziarie di Gianbattista Fratus, segretario ed ex sindaco di Legnano, si è trovato a dover gestire la macro zona che va da Abbiategrasso ad appunto il Legnanese.

Sono Grittini (in veste di commissario) e Zanzottera, nella sua veste di vicesegretario provinciale del Carroccio, a gestire in questi giorni (e nelle prossime settimane) la delicata fase politica (che non è ancora una crisi, e secondo loro non lo diventerà), dialogando direttamente con Nai e le segreterie dei partiti.

La prima cosa importante da sottolineare è che entrambi, sin dalla ‘tenera età’, sono cresciuti nel solco del salvinismo e dell’allora Movimento Giovani Padani, oggi divenuto Lega Giovani.

Massimo Garavaglia (a dx) e Alessio Zanzottera (a sx)

A dispetto della giovane età, appena 31 anni, Zanzottera vanta già un curriculum politico di tutto rispetto: è attualmente vicesindaco del comune di Santo Stefano Ticino, dove è a fianco dell’appena rieletto sindaco di centrodestra Dario Tunesi dal 2014.

Laureato in Economia delle Imprese e dei Mercati alla Cattolica di Milano, con una specializzazione successiva in Amministrazione, Professione e Controllo a Novara, Zanzottera fa parte della nidiata di giovani capaci, svegli e determinati che sono cresciuti da fedeli pretoriani dell’attuale onorevole Fabrizio Cecchetti, vicecapogruppo della Lega alla Camera (ma soprattutto, ormai, tra i dirigenti del Carroccio di maggiore peso assieme a Lorenzo Fontana, Andrea Crippa e ovviamente al Gran  Visir Giancarlo Giorgetti).

Di loro Salvini si fida ciecamente: non è un caso che nelle ultime settimane Cecchetti sia stato spesso in Emilia, dove Lucia Borgonzoni sta disputando la madre di tutte le battaglie in vista delle Regionali del 26 gennaio.

Zanzottera, Grittini e Luca Mazzeo (già consigliere comunale a Marcallo, oggi nello staff di Curzio Trezzani in Regione Lombardia) sono i proconsoli di Cecchetti, dello stesso Trezzani (sindaco di Boffalora dal 2009) e del maggiorente gruppo salviniano all’interno della Lega, dove sono il diretto riferimento di praticamente tutti i molti (e sempre più nutriti) gruppi giovanili.

Zanzottera, dopo la vittoria di Christian Solinas alle Regionali in Sardegna la scorsa estate, è divenuto uno dei più importanti dirigenti del Gabinetto politico sardo, dove coordina gli Affari Generali e tratta direttamente a Roma coi vertici ministeriali. A 31 anni, insomma, ha un livello di contiguità con la politica ‘che conta’ e i palazzi del potere che ad Abbiategrasso vanta solo Roberto Albetti. Che tuttavia ha 74 anni.. Nel curriculum di Zanzottera anche un passaggio nella segreteria politica di Massimo Garavaglia, risalente a quando l’ex sindaco di Marcallo era il potente assessore al Bilancio di Regione Lombardia.

Zanzottera (a sx) e a fianco Luca Mazzeo

Perfettamente complementare a Zanzottera è l’inossidabile amico Riky Grittini, che dalla sua (oltre a una lunga militanza politica) ha, a soli 28 anni, già un’esperienza da assessore col compianto Antonio Balzarotti a Corbetta, dove nel 2016 viene riconfermato in Consiglio comunale con 230 preferenze.

Passo dopo passo Grittini scala posizioni nel partito, diventa dirigente di quel MGP da cui arrivano i vari Cecchetti, Grimoldi, Andrea Crippa (oggi vicesegretario federale della Lega, in sostanza il numero 2 di Salvini), Igor Iezzi e molti altri.

Grittini è inoltre un agonista: portiere di calcio, ha giocato anni in Svizzera e per rappresentative importanti di beach soccer. E chi fa sport, a partire dallo spogliatoio, conosce le persone e gli uomini molto meglio di chi non sa neppure cosa sia e rappresenti, uno spogliatoio.

Negli anni Grittini diventa un rodato ‘uomo macchina’, specializzato in campagne elettorali. Nel maggio 2019 è a fianco di Isabella Tovaglieri, che da Busto Arsizio spicca il volo verso Bruxelles diventando eurodeputato e raccogoglendo più di 40mila preferenze.

Si è occupato, di recente, anche delle elezioni in Emilia Romagna. Riccardo è fidanzato con Sara Frassini, tenace e coriacea dirigente degli universitari leghisti alla Cattolica di Milano, figlia di un ex sindaco della Lega e sorella di Rebecca Frassini, parlamentare eletto nella Bergamasca (dove vive la famiglia Frassini) il 4 marzo 2018.

Uomo d’azione, diretto, con un solidissimo bagaglio di esperienza alle spalle a dispetto dell’età, il mandato di Grittini è forte ed autorevole, rispondendo lui direttamente a Paolo Grimoldi (deputato e segretario nazionale della Lega Lombarda) ed avendo le spalle politicamente coperte da Fabrizio Cecchetti e Curzio Trezzani.

E se in questi giorni filtra dagli ambienti leghisti un indiscusso apprezzamento per il lavoro svolto in giunta dagli ormai ex Cristina Cattaneo ed Alberto Bernacchi (che stava conducendo in porto il rafforzamento del corpo cittadino di Polizia, ormai avviato), appare chiaro che da oggi l’interlocuzione politica s’alzerà di livello, e Cesare Nai (ed Albetti, e tutta la coalizione di cdx) dovranno confrontarsi con due ossi particolarmente duri.

Da cui peraltro filtrano (poche) e rassicuranti parole: ‘La Lega non ha alcuna intenzione di far cadere la giunta Nai. Intende unicamente rafforzarla, e rimetterla pienamente in carreggiata per evitare sbandamenti’.

Chiaro.. Abbiategrasso (abbiamo cercato di farlo già cogliere, ora siamo certi lo avranno capito tutti) è ‘politicamente’ nella mani dei Giovani Turchi della Lega. Anzi, di due campioni dell’ortodossia salviniana.

Capaci, assai. In gamba, e molto.

Fabrizio Provera

 

 

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