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Riceviamo & Pubblichiamo: “Vogliono far morire lo sport dilettantistico”. Di Andrea Annese

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO  – “VOGLIONO FAR MORIRE LO SPORT DILETTANTISTICO”, ovvero l’unico strumento rimasto per combattere la vita sedentaria e la dipendenza mentale da smartphone e consolle che ormai accompagna la vita e la quotidianità dei nostri figli.
Continuo a non comprendere molte cose e tra queste, dopo lo STOP ARRIVATO IN LOMBARDIA per lo Sport Dilettantistico, 2 in modo particolare:
1. La Passione di chi lavora nello Sport viene riconosciuta da tutti, ma perché allo stesso modo non si riconosce che per molti lo Sport è un Lavoro?.
2. In queste ultime settimane il Virus si sta diffondendo particolarmente nelle scuole ed università…. non sarà forse che in molte di queste strutture non vi sia l’obbligo, come di contro nello Sport, di far provare la temperatura dal personale della struttura stessa, ma lasciata l’incombenza al Genitore?
Io mi metto nei panni di quei Genitori che lavorano entrambi e al mattino provando la febbre al figlio se ha qualche linea NON AVENDO NESSUNO A CUI LASCIARLO e non potendo non recarsi al lavoro, secondo Voi cosa diranno a scuola, che il figlio sta bene o che ha la febbre?.
Economicamente abbiamo speso davvero tanto in questo mese e mezzo per mettere in sicurezza tutti gli impianto da noi usati con materiale di pulizia ed igenizzazione di prima scelta e per permettere così a tutti i nostri amati Atleti/e di riprendere finalmente ciò che prima di tutto è la loro Passione.
Questo ci ha permesso di ridare alle loro Famiglie quel punto di riferimento certo, sicuro e sano per il post-scuola, dove poter stare tranquilli, perché, mentre sono al lavoro, so che mio Figlio non è in giro “a flotte” per la Città come tutti ci ricordiamo accadeva mesi fa, ma è in Palestra a sudare, giocare, divertirsi, migliorare e crescere in uno dei tanti corsi del PROGETTO CBC BASKETSCHOOL.
Abbiamo fatto mille sacrifici in questo mese e mezzo che forse il più delle volte son passati e passano purtroppo inosservati.
Abbiamo anche adottato misure di sicurezza ancor più restrittive in accordo col Comune, tenendo spogliatoi e docce, chiuse fino all’ultimo allenamento di ieri, non perché a corto di personale, ma per evitare situazioni fuori controllo e di possibile contagio!.
Ora tutti questi sacrifici e tutto questo lavoro fatto con grande attenzione e dispendio di energie viene reso vano solo perché qualcuno ha scelto estraendo dal suo cilindro magico il divieto per 3 settimane per lo sport dilettantistico di contatto come il nostro…
ALLORA SIGNORI, premesso che il mio non è un discorso politico, ma se siete obiettivi e credete in quello che state facendo DOVETE FERMARE ANCHE I MEZZI DI TRASPORTO dove i ragazzi per andare a scuola e le persone per recarsi al lavoro si ammassano e QUESTO ANCHE SE NON È UNO SPORT RAPPRESENTA UN CONTATTO ANCOR PIÙ STRETTO DI QUELLO CHE AVVIENE IN CAMPO NEL NOSTRO AMATO SPORT… ed è solo uno dei tanti esempi che potrei fare!.
Sì, sono indignato, incazzato e preoccupato per i nostri Atleti e per quello che forse nessuno sa, ma è anche il nostro Lavoro!
Ora la Federazione deve aiutarci a difendere i nostri diritti e a dare la giusta importanza al nostro sport se davvero ci tiene a tutti i suoi tesserati e alla sua vera Mission, che non è Serie A… …ricordiamoci sempre che NOI siamo le VERE FONDAMENTA di questo Sport e non possiamo continuare ad esser dimenticati e trattati così, in Serie A ed in Serie B il virus si può diffondere tanto quanto in C, in D, in Promozio, nelle giovanili o nel minibasket, tanto se si è Uomini o Donne quindi finiamola di difendere solo gli interessi di pochi, perché se chiudiamo Noi la Pallacanestro dove vuole andare solo con la Serie A e la Serie B!”
ANDREA ANNESE
Progetto CBC BasketSchool www.lovebasket.net
Gruppo CAP

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