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Riceviamo & pubblichiamo: Superstrada Vigevano-Malpensa, Il M5S risponde ai sindaci

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Il Movimento Cinque Stelle risponde agli attacchi dei sindaci di Vigevano, Magenta, Ozzero, Robecco sul Naviglio e dell’assessore di Abbiategrasso. “Apprendere dai giornali che, secondo i sindaci, la colpa del fatto che il progetto legato alla realizzazione della superstrada Vigevano-Malpensa è ancora fermo, sia da imputare al Movimento Cinque Stelle regionale e al governo è semplicemente surreale” commentano i consiglieri Massimo De Rosa e Simone Verni. “Particolarmente ai confini della realtà sono le dichiarazioni che sostengono che da febbraio 2018 vi sia una tattica volta a procrastinare all’infinito la situazione, così da poter dire che il progetto è già superato. Bene ricordiamo ai sindaci che il progetto è già superato, perché vecchio di quasi vent’anni e, soprattutto, non rispetta l’obiettivo che era quello di collegare quell’area a Milano (come era invece stabilito dalla Legge Obiettivo)” ribadiscono i portavoce del Movimento Cinque Stelle.

“Ci accusano di non conoscere il territorio. Forse sono rimasti troppo tempo chiusi nei loro uffici a fare accordi e scrivere lettere ai giornali, per rendersi conto che continuare a difendere un progetto su cui pendono cinque ricorsi del Tar (di cui uno di un esponente della Lega), bocciato dall’Unione Europea e dalla stessa commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale ndr) denoti ben più gravi mancanze. Qui, oltre a non conoscere il proprio territorio, i sindaci dimostrano di non voler riconoscere la realtà dei fatti. Fosse per noi ci intesteremmo volentieri il merito di aver fermato un’opera inutile e devastante per i territori, per il Parco del Ticino, per il Parco Sud Milano, per tutto il settore agricolo, ma commetteremmo lo stesso errore dei sindaci, ovvero cadere nella propaganda inutile. Le ragioni che hanno imposto lo stop al progetto sono tecniche e ambientali” spiegano Verni e De Rosa: “e poco c’entrano il M5S e/o il Ministro dell’Ambiente”.

Sono difatti le bocciature ricevute dalla commissione VIA e dall’Unione Europea a bloccare il tutto: “La commissione Via ha bloccato l’opera perché, nel corso del suo infinito iter – stiamo parlando di vent’anni – è stata completamente stravolta dal progetto originario approvato a suo tempo” spiegano i portavoce del Movimento Cinque Stelle, che insistono: “Tra l’altro il parere negativo è quello di una commissione VIA istituita a suo tempo da un governo di centrodestra. Si potrebbe dire che siano stati gli stessi tecnici scelti da loro, a bocciare la loro stessa idea sulla superstrada”.

L’idea del Movimento Cinque Stelle adesso è quella di guardare oltre: “Per noi la soluzione è capire cosa vogliamo fare della zona d’accordo con i territori. È inutile portare avanti un’opera pensata oltre vent’anni fa, bocciata dalla commissione VIA e contestata dall’Europa. Piuttosto lavoriamo per riqualificare la viabilità esistente verso Milano, potenziando il servizio di trasporto pubblico locale e lavorando sull’estensione della linea S9. Interventi puntuali, che possono dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini e dei pendolari. Lunedì scorso abbiamo incontrato la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli. Le abbiamo presentato le proposte alternative arrivate dai territori, ribadendole la necessità di un progetto condiviso meno impattante. Fra lo sprecare risorse su di un progetto calato dall’alto e superato dal tempo e realizzare invece qualcosa di condiviso e veramente utile per i territori, confidiamo su quale sarà la scelta del ministro” concludono i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle.

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