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Riceviamo & Pubblichiamo. Simone Tisi (Lega): “Ecco perchè ricordando Ashli Babbit, ho difeso la libera manifestazione del proprio pensiero”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DA MAGENTA –

“Grazie Presidente, buona sera a tutti, buona sera ai cittadini in ascolto.

La mozione di censura del Partito Democratico è inammissibile e infondata in quanto viola gli articoli n. 2 e 21 della Costituzione, che sanciscono il diritto fondamentale ed inviolabile di manifestare liberamente il proprio pensiero.

 

Articolo 2 della Costituzione, leggo testualmente: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità…”

Articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

2^ c.:“La stampa non puo’ essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Tali norme lasciano bene intendere che la libera manifestazione del pensiero non puo’ essere oggetto di censure nel nostro Stato democratico.

La libertà di parola e opinione in una democrazia assumono un rilievo ed un significato fondamentali.

Appare evidente, infatti, non solo che un regime in cui non sia possibile manifestare liberamente il proprio pensiero non puo’ certamente definirsi democratico, ma anche che la “democraticità” di un ordinamento è direttamente proporzionale al grado in cui la libera manifestazione del pensiero viene riconosciuta ed in concreto attuata.

E’ quindi nel pieno rispetto di questi fondamentali principi costituzionali che il mio post non è stato affatto cancellato, come erroneamente indicato nella mozione, ma, solo per evitare ulteriori polemiche, ho attivato le funzioni di privacy, rimanendo così visibile agli amici nel mio profilo.

La mozione riporta quale oggetto: “Mozione sulle dichiarazioni effettuate dall’Assessore Tisi in merito ai fatti avvenuti a Washington”.

 

Tale enunciazione contenuta nell’oggetto è errata e fuorviante. Il conseguente testo della mozione è infondato.

Non ho infatti rilasciato generiche dichiarazioni in merito ai fatti avvenuti a Washington, nel merito dei quali non mi sono espresso.

Il post oggetto della mozione è una locandina pre-stampata che ho condiviso sul mio profilo privato di facebook e che ha un oggetto specifico e determinato: porgere l’ultimo saluto e le condoglianze per la morte di una donna rimasta uccisa a Capitol Hill, Washington, il giorno 6 gennaio 2021.

 

Ashli Babbit ha trovato la morte a 35 anni, era una veterana della U.S. Air Force, una madre di famiglia.

Dopo aver servito l’esercito per 14 anni aveva aperto una impresa di servizi e attrezzature per piscine.

Risiedeva a San Diego, in California, costa occidentale degli Stati Uniti. Ha percorso 4.200 kilometri per recarsi a Washington, per manifestare per i suoi ideali e valori, da sola, senza marito. E’ deceduta in seguito ad un colpo di pistola al petto.

Era disarmata.

Sottolineo e lo ripeto, era disarmata.

Non ho quindi giustificato alcuna violenza, anzi, semmai, è lei stessa ad esserne rimasta vittima.

Di questo tragico evento è stato girato un video (poi inoltrato alla CNN) da un attivista anti-Trump che si trovava in loco per documentare gli eventi.

Sulla locandina che ho condiviso, ove sono messe in evidenza due foto ricordo della defunta, vi è scritto: “Amava la sua patria, l’ha servita nell’Air Force, ha difeso i propri ideali e valori sino a dare la vita”. “Ashli Babbit, è lei il simbolo di lotta per la liberà e la democrazia”.

E’ evidente che nel messaggio di commiato e condoglianze le frasi sono collegate nel conferire alla defunta il dovuto rispetto e la dovuta onorificenza per la sua persona e per i suoi ideali, che l’hanno portata a dare la propria vita.

La locandina di cordoglio sul mio profilo riceveva decine di commenti commossi di ultimo saluto e condoglianze.

Torno a dire, i fatti in generale avvenuti a Washington, non vengono menzionati nel mio post.

Gli stessi sono evidentemente ancora oggetto di indagine da parte degli inquirenti americani. Pero’ rilevo che tali fatti vengono riportati nella mozione del partito democratico con valutazioni e termini perentori, laddove la sussistenza di indagini ancora in corso, suggerirebbe una maggiore sobrietà e prudenza espositiva.

Non è comunque questa la sede per approfondire quanto avvenuto a Capitol Hill.

E’ tuttavia noto che diversi avvenimenti appaiono ancora tutti da chiarire.

Ad esempio la singolare circostanza che il palazzo del Congresso Americano non fosse dotato delle adeguate misure di sicurezza nonostante l’importanza del luogo e la crucialità della ricorrenza.

E ancora, come riportato da plurime fonti, che i cancelli sono stati spalancati dalla polizia, permettendo così l’ingresso dei manifestanti nell’edificio, i quali hanno anche scattato dei selfie con i poliziotti (fonti The Globalist, Il Messaggero, Il Fatto quotidiano, Rainews, Libero Quotidiano, Il Giornale e tanti altri ancora).

Come ho detto, tuttavia, io non sono entrato nel merito di questi fatti, né questa è la sede per una compiuto ed esaustivo approfondimento degli stessi.

Il mio è stato un post personale di cordoglio e condoglianze per la morte di Ashli Babbit e pertanto non ritengo sia incompatibile con la carica di Assessore.

Tale carica, infatti, non fa di certo venire meno le inviolabili e fondamentali libertà personali e di libero cittadino, di cui il diritto di manifestare liberamente e senza censura il proprio pensiero fa certamente parte.

CAPITOL HILL

 

 

 

 

 

 

Solo nelle dittature e/o nei sistemi totalitari avviene la repressione e la censura della libertà di opinione ed espressione.

L’Italia è, fortunatamente, uno Stato libero e democratico.

Ho provveduto ad avviare le opportune iniziative legali a carico di chi ha utilizzato nei miei confronti illazioni gratuite ed offensive.

Non mi aspettavo che una tale polemica potesse essere portata all’ordine del giorno di codesta Assise.

I defunti vanno lasciati fuori dalla contesa politica, diversamente si rischia di entrare in polemiche poco onorevoli.

Chiedo, in conclusione, che i Consiglieri tengano conto di quanto sopra dedotto nelle loro dichiarazioni di voto e che la mozione venga respinta.

Ho concluso, grazie.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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