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Riceviamo & Pubblichiamo. Progetto Magenta e il Piano per il Diritto allo Studio 2021/22

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DA PROGETTO MAGENTA – Passa il Piano per il diritto allo studio per questo anno scolastico che è da poco iniziato. Con il voto contrario di PROGETTO MAGENTA.

 

PROGETTO MAGENTA

Osservazioni
La popolazione scolastica diminuisce in tutte le scuole di Magenta, ma non negli istituti superiori: per la varietà dell’offerta Magenta rappresenta un unico di cui essere orgogliosi e su cui provare a immaginare il futuro della città, di una città dove ogni giorno quasi 3000 ragazzi dai 14 ai 19 anni vengono da altri paesi per frequentare le nostre scuole superiori

Il CPIA (centro per l’istruzione degli adulti) è in grandissima sofferenza sia per il calo degli iscritti sia per il numero di corsi attivati. Occorre fare qualcosa perché questo centro possa svolgere la funzione per la quale esiste e che oggi, soprattutto oggi, serve.

In questo calo generale c’è una piccola ma significativa crescita nelle scuole di Pontevecchio e Pontenuovo, segno del ruolo importante che la scuola anche come luogo di relazioni può avere nelle realtà territoriali più piccole dove va sostenuta, sempre.

Considerazioni

1) Mensa
Aumenta il costo pasto per il comune che decide di non aumentare le tariffe. Bene!
Ma lo scorso anno, quando le tariffe vennero modificate, noi avevamo detto che il tipo di schema introdotto avrebbe allargato il numero di coloro che oggi pagano una tariffa agevolata – e così è stato -, ma sarebbe diminuito il numero di coloro che sarebbero rientrati nella fascia più bassa e anche questo è purtroppo avvenuto. Oggi ci sono 20 famiglie in meno tra coloro che pagano il pasto ad una cifra inferiore al minimo vitale. E non basta dire che il menù della mensa offre prodotti di qualità! Se il piano per il diritto allo studio esiste è proprio per garantire chi si trova in situazioni di svantaggio economico e sociale

2) Scuole non statali
Bene decidere di introdurre una convenzione di durata quinquennale e di far entrare l’infanzia paritaria nella graduatoria unica. Ma nessuno ha saputo dire perché, a fronte di un calo del 12% nell’utenza di chi frequenta le scuole dell’infanzia paritarie l’amministrazione abbia deciso un aumento del 20% del contributo. Nulla da dire su questa decisione ma andrebbe spiegata al di là degli slogan.

3) Disabilità
Questo è il settore che più ci ha colpiti.
In negativo!
Dal 2017/18 ad oggi gli alunni disabili nelle scuole dell’obbligo passa da 66 a 138 bambini: il doppio, praticamente. Le ore messe a disposizione dal Comune con il servizio dato dagli educatori passa da 490 a 597 ore settimanali, cioè da poco più di 7 ore alla settimana per bambino a poco più di 5 ore alla settimana sempre per bambino.
Anche qui non basta dire che a bilancio i capitoli sulla disabilità sono oggetto di attenzione! I numeri del piano per il Diritto allo Studio dicono che ai bambini disabili che frequentano le nostre scuole si danno meno ore di assistenza educativa! Questo è il dato che viene fuori dal piano votato dalla maggioranza ieri sera.

4) INFINE, per gli alunni non italofoni 7 mila euro e per le borse di studio 15 mila euro su un piano di 2,5 milioni di euro: praticamente un’attenzione che non c’è.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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