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Dall'archivio:

Riceviamo & Pubblichiamo. Mario De Luca denuncia: “Ri-Parco Bene Comune, quando una lotta sociale diventa una beffa (e una vigliaccata)”

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MAGENTA – Cosa sta succedendo in viale Piemonte? Cosa sta accadendo all’associazione Ri-Parco Bene Comune, storico sodalizio in prima fila nella vicenda contro i colpevoli del “crack” della Novaceta e, successivamente, animatori in positivo della riqualificazione di un lembo verde della nostra città, per strapparla al degrado e riportarlo a luogo di ritrovo e aggregazione ludico sportiva?

La denuncia che appare oggi a firma di Mario De Luca, uno dei promotori della prima ora di Ri-Parco Bene Comune e che potete leggere integralmente sul blog del Movimento popolare Dignità & Lavoro

https://movimentopopolaredignitaelavoro.blogspot.com/2020/06/ri-parco-bene-comune-quando-una-lotta.html?spref=fb&fbclid=IwAR30I_J6CMAAvcmUvSwLpiK8h_0C6QebYcnpXKf1q8QAF2WSv5DSjwiiQOc

oltre ad essere particolarmente dura nei toni, è inquietante al tempo stesso. Tratteggia lo scenario di un vero e proprio ribaltone all’interno di Ri-Parco con un autentico colpo di mano avvenuto tra l’altro poche settimane dopo la scomparsa di Orazio Maccarone, altra storica figura di riferimento nelle battaglie portate avanti in viale Piemonte.

Il sospetto – che De Luca evidenzia sotto troppi giri di parole – è che la politica, quella partitica abbia voluto mettere le mani su Ri-Parco Bene Comune.  Con chiari riferimenti alla sinistra locale.

Qui di seguito, vi proponiamo uno stralcio certamente il più interessante, della vicende raccontata da Mario De Luca.

Naturalmente, Ticino Notizie come sempre è aperto a precisazioni, così come a sentire tutte le voci in campo sulla questione. Pertanto qualora qualcuno intendesse porre delle precisazioni,  o replicare alle parole di De Luca, il nostro quotidiano on line sarà a disposizione.

F.V.

 

Ma veniamo ai contenuti di cui abbiamo detto sopra.

 “Oggi, l’Associazione Ri-Parco Bene Comune non esiste più. Con un colpo di mano, portato avanti da sconosciuti, con l’aiuto e la partecipazione di qualche compiacente ex dipendente Novaceta, che vogliamo ricordare, mentre i Compagni di lotta venivano licenziati perché “fomentatori”, costoro continuavano a “vivacchiare” in fabbrica fino al 2009 sperando che fossero sempre altri ad essere licenziati. Mai un sostegno concreto o morale, mai una parola di solidarietà verso qualcuno che, a tutela delle lotte di tutti, aveva perso il posto di lavoro !  Queste persone, prive di alcun senso di riconoscimento dell’impegno altrui, pensano di poter gestire in autonomia, una conquista destinata, invece, a tutti. Cercano “alleanze” esterne, mascherando interessi privati esibiti come impegno sociale, provocando frizioni interne, in particolar modo con coloro che vedevano un futuro pubblico ed a disposizione di tutti degli spazi.  Accade quindi che, nonostante fosse vigente il tesseramento di Ri-Parco Bene Comune 2019 (circa 90 soci) ed attivo il relativo coordinamento, ad inizio 2020, appena dopo la scomparsa di Orazio, quelle persone organizzano, in autonomia, la “trippata” del 1° febbraio, sicuri della non partecipazione di altri coordinatori in disaccordo. Durante la “trippata” del 1° febbraio, organizzata richiamando solo persone “amiche” e senza informare e richiamare tutti i soci ed i coordinatori assenti, aprono, autonomamente, il tesseramento 2020 e raccolgono 38 adesioni. Solo per riferimento di cronaca, la quasi totalità di queste nuove 38 tessere fanno riferimenti a soggetti appartenenti ad una sezione magentina di un’associazione nazionale e ad alla sezione magentina di un partito politico nazionale.

 

 

E’ presente, massicciamente, nel coordinamento e nella gestione del social dedicato, anche la Cooperativa Cisliano ( non si capisce a che titolo e con quali meriti ) ed altri sconosciuti che, con le azioni di lotta sopra descritte e con l’appartenenza lavorativa a Novaceta, nulla avevano ed hanno a condividere.  Sempre in completa autonomia, convocano, per la settimana successiva, solo quegli iscritti 2020 e “forti” della presenza di 30 iscritti  su 38, senza avvertire gli oltre 90 iscritti 2019, eleggono un nuovo coordinamento, un nuovo presidente ( la stessa persona che solo qualche giorno prima la dichiarava : “ Orazio resterà sempre il nostro Presidente “ ) e creano una nuova associazione denominata Ri-Parco Bene Comune ex Cral.

Questa gravissima operazione, ovviamente, non viene pubblicizzata, dall’auto-nominato nuovo consiglio, poiché è essenziale mantenere l’equivoco e confondere la truffaldina nuova associazione con quella originale, Ri-Parco Bene Comune , che in cinque anni, invece, si è realmente prodigata per il Bene Comune.

C’è da ribadire che il coordinamento auto-nominatosi è composto da persone che con la storia e le lotte dei Lavoratori Novaceta nulla hanno a che vedere. Dal presidente alla maggior parte dei coordinatori. Inoltre, gran parte dei nuovi 30 soci ,sono quelli che, storicamente, hanno avversato l’esproprio dell’area ex Cral. Costoro erano “in maggioranza” in quel Consiglio Comunale, a cui fa riferimento Michele Bianchi, e che votarono contro la mozione di esproprio scritta dalla originale associazione Ri-Parco. Quella, così detta sinistra di governo che votò contro la mozione di esproprio, oggi , in massa, fa parte di questa “nuova“ associazione, di cui può condizionarne il coordinamento e sostenere, paradossalmente, quelle stesse idee che aveva sempre avversato. Basta leggere l’elenco delle 2000 firme raccolte a suffragio della mozione per verificare che non c’è una sola adesione riconducibile a dirigenti di quel partito politico presente alla “trippata” del 1° febbraio.

Infine, per confondere di più le idee alla cittadinanza, la “nuova” associazione mantiene (quasi) lo stesso nome, lo stesso logo, apre una pagina Facebook, denominata ancora  Ri-Parco Bene Comune, curata da un certo  Andrea Fumagalli (chi è costui ?) sconosciutissimo nel Magentino e sconosciuto nella storia Novaceta e che fa eleggere, nel coordinamento un’altra persona, a lui vicina, una certa Erika Fontana sconosciuta alla storia delle lotte della “nostra” fabbrica ma candidata ad Abbiategrasso come Consigliere Comunale nelle liste di Rifondazione Comunista nel giugno 2017. La presidente, infine, è una certa  Teresa Oldani , ex consigliere comunale ( Sinistra Unita ) a Marcallo ( 2004-2009 ), mai dipendente Novaceta.

 

Magenta – L’Incendio nei locali dell’ex cral della Novaceta  
foto Roberto Garavaglia – Studio Sally

Gli attuali coordinatori non hanno mai dichiarato esplicitamente che l’Associazione Ri-Parco Bene Comune non esiste più, anzi, facendo finta di nulla, continuano a raccogliere, dai disinformati Cittadini, tessere e consensi. 

Questi atteggiamenti, indussero, già  il sottoscritto a riferire tali notizie, il 1 giugno scorso, all’Assessora Laura Cattaneo. In quell’occasione dovetti sottolineare che il mio nome non poteva e non doveva essere “associato” a persone che nulla condividevano con le lotte e con la nascita, nel 2014, di “Ri-Parco Bene Comune”.  Il sottoscritto aveva già consegnato, nel novembre 2019, nelle mani dell’Assessora Cattaneo, un piano di ristrutturazione dei servizi Ri-Parco e di “costruzione”  di un luogo a disposizione di tutti. Un normale proseguire di quel progetto che prevedeva un Parco Pubblico per Magenta pubblicizzato anche dall’Amministrazione Comunale precedente in conferenza stampa accogliendo, di fatto, il contenuto della petizione presentata dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Il progetto del piano di ristrutturazione  prevedeva la costruzione dei servizi igienici, degli spogliatoi, l’allacciamento alla rete acqua, l’allacciamento alla corrente elettrica, la revisione e manutenzione delle strutture sportive, come , ad esempio,  la struttura del campo tennis che, per Legge , ha bisogno di certificazioni di idoneità.

 

Oggi, invece, le persone presenti all’interno dell’area ex Novaceta, hanno, purtroppo, già riaperto al pubblico, in tempi tragici di Covid-19, uno spazio privo di servizi igienici, privo di acqua corrente, con gli spogliatoi gioco calcio che sono stati per anni colmi di spazzatura. Uno spazio privo di qualunque minima attenzione al contenimento dell’epidemia ancora in forte presenza nel nostro territorio. Non solo, tali persone hanno vanificato alcune soluzioni precedenti , provvisorie, ma efficaci, che consentivano un minimo di attenzione a problematiche di carattere igienico-sanitarie.

Oggi, in questo periodo, queste persone che NON  HANNO NULLA A CHE VEDERE CON L’ASSOCIAZIONE RI-PARCO BENE COMUNE  organizzano per il 5 luglio prossimo, addirittura  un pranzo all’interno di quella struttura che non ha alcun requisito per poter garantire un minimo di sicurezza igienico sanitaria.

Al peggio non c’è mai fine.

Invitiamo tutti gli aderenti all’Associazione Ri-Parco Bene Comune degli anni passati ad attendere sviluppi della vicenda ed avere fiducia nel lavoro di chi, invece, è sempre stato in trincea

 

*Mario De Luca (Movimento Popolare Dignità e Lavoro)

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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