RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CERANO – “Caro virologo dottor Galli Le scrivo, scrivo a lei e a tutti i sommi e grandi professori che ormai da sei mesi sentiamo e vediamo parlarci di questa bruttissima pandemia, la seconda guerra mondiale per tutti noi che siamo cresciuti nel benessere e che ci sentivamo immuni da ogni tragedia e paura noi disgraziati ragazzi anni ’80 senza valori, idee e pensieri. Purtroppo questa brutta pandemia arriva in un mondo dove i nostri fisici sono gia’ messi a dura prova: l’inquinamento, stile di vita poco sano, e droghe ed non essendoci un vaccino in un Paese pieno di anziani con patologie puo’ diventare tragedia.
Io capisco che lei è molto preparato e professionale e ci mette all’erta su tutti i nostri errori ma molto spesso con pessimismo cronico che lei sembra trasmettere (purtroppo, la fisiognomica del viso contribuisce a dare al verbo un aspetto ancora più cupo)
Lei come molti altri illustri medici state lottando molto con questo virus e trovate pure il tempo per fare a comparsate in tv per illustrare il decorrere della malattia. Però io credo che ci sono molte persone che hanno paura e sgomento e bisogna dare una speranza a tutti i cittadini fare vedere la luce in fondo al tunnel o come diceva Aldo Moro vedere uno spiraglio perche’ il modo in cui si dice una cosa è molto importante.
Lei si deve rendere conto che la tv è ancora un media di massa in Italia guardato dalle persone piu’ anziane, sole e deboli. Io non voglio insegnare a lei e altri il modo di comunicare anche se sarebbe molto galante non dare giudizi su altri pareri medici …perche’ vede professor Galli la cosa che lei toglie di piu’ è la speranza, la visione del futuro e soprattutto una visione diversa dalla sua.
Ormai i medici sono diventati delle vere star e forse il peccato di apparire e vanità colpisce pure una categoria molto spesso oscurata e non adeguatamente gratificata, ma non deve essere questo il pretesto per uno spirito di rivalsa
Il buon umore e l’ottimismo sono il sale e la forza della vita …non ce li tolga ..forse il gestire meglio e con più parsimonia le ospitate rabbiose in TV potrebbe essere utile a creare meno angoscia in un Paese tormentato dalla povertà, disperazione e suicidi.
Dottor Galli crei un Comitato dove il messaggio sia unico e solidale e con un pizzico di speranza …come diceva il film del Corvo …..”non può piovere sempre” … e io non credo che nessuno speri sempre nella pioggia eterna.
Massimo Moletti