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Ricerca & Innovazione. Trezzani (Lega): “Obiettivo investimenti in questi settori pari al 3% del Pil”

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MILANO –  Il Consiglio regionale lombardo ha dato il via libera all’unanimità al  Programma  Strategico  Triennale  per  la  Ricerca,  l’Innovazione  e  il  Trasferimento Tecnologico 2021-2023, uno dei principali strumenti di governance introdotti dalla legge regionale Lombardia è Ricerca e Innovazione (l.r. 29/2016), con l’obiettivo di promuovere i temi della ricerca e dell’innovazione a supporto dei bisogni del territorio, al fine di progettare forme innovative di risposta ai bisogni individuali e collettivi della popolazione lombarda per affrontare le sfide globali del nostro tempo, specialmente in vista della ripartenza post-pandemia.

Relatore del provvedimento il Presidente della VII Commissione Cultura Curzio Trezzani (Lega), che ha così dichiarato: “Nelle politiche di innovazione e sviluppo, Regione Lombardia ha deciso di mantenere il suo triplice ruolo di: facilitatore di relazioni tra attori attivi sul territorio, attivatore di investimenti legati agli ecosistemi e attivatore di investimenti nei fattori trasversali abilitanti, fondamentali per generare innovazione e progresso industriale e tecnologico sul territorio. 

 

Le risorse dedicate ad iniziative a supporto della ricerca e innovazione, destinate a soddisfare i bisogni della persona, che Regione Lombardia ha avviato o ha in programma per il prossimo triennio ammontano a quasi un miliardo e mezzo di euro tra fondi regionali, nazionali ed europei.

Regione Lombardia – ha assicurato Trezzani – continuerà a supportare gli investimenti compiuti sul suo territorio in ricerca, sviluppo e innovazione: l’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere ed assestare il livello di detti investimenti ad una quota pari al 3% del PIL lombardo, da raggiungersi stimolando, in particolare, le PMI innovative ad investire ancora di più in ricerca e innovazione.  Da Presidente della VII Commissione e da relatore – ha concluso Trezzani – ringrazio davvero per il lavoro fatto i consiglieri regionali, gli uffici, i soggetti auditi e l’assessore Sala. Una sana collaborazione tra maggioranza e opposizione che ha portato a migliorare ulteriormente questo provvedimento”

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